Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

In crescita a marzo le immatricolazioni di auto in Europa

Il mercato dell'auto europeo è cresciuto ancora dopo i rialzi dei mesi scorsi. A dirlo è stata l’Acea, l’Associazione dei costruttori europei di auto: a marzo le immatricolazioni hanno fatto registrare un +10,8%. In questo modo, nel primo trimestre sono state consegnate 3.637.635 vetture, l'8,5% in più dell'analogo periodo 2014.

Tutti i principali mercati hanno contribuito in modo positivo alla crescita, soprattutto la Spagna (+40,5%) e l'Italia (+15,1%), seguite dalla Francia (+9,3%), dalla Germania (+9%) e dal Regno Unito (+6%) nel primo trimestre del 2015 le immatricolazioni sono aumentate n Spagna (+32,2%), Italia (+13,5%), Francia (+6,9%), Regno Unito (+6,8%) e Germania (+6,4%).

Positive le valutazioni del centro Studi Promotor, che spiega come dai numeri forniti dall’Acea arrivino almeno tre buone notizie: un'accelerazione nel recupero delle vendite nell'intera Ue; il sostegno alle vendite dalla zona euro; gli elevati tassi di crescita dei Paesi della fascia meridionale dell'area. “Se l'accelerazione in atto nel primo trimestre dovesse continuare nei prossimi mesi – ha osservato il Presidente del Centro Studi, Gian Primo Quagliano – non si può escludere che il mercato della Ue si porti nell'intero 2015 non molto lontano da quota 14.000.000 di immatricolazioni, il che vorrebbe dire il recupero di metà del terreno perduto tra il 2007 e il 2014”.

Quagliano, vede positivamente anche la situazione italiana anche se mentre gli incrementi mensili nei primi mesi del 2015 “lasciano sperare in una ulteriore accelerazione delle vendite; nel 2014 però il mercato italiano faceva ancora registrare un calo sui livelli ante-crisi del 45,4% e quindi, anche se proseguisse e si rafforzasse il recupero in atto, il consuntivo chiuderebbe su livelli ancora lontani da quelli fisiologici per il mercato italiano”. Da qui la necessità, secondo Quagliano, che il Governo “adotti per l'automobile e gli automobilisti quanto meno misure di equità fiscale, portando la tassazione su livelli meno lontani da quelli europei. Ad esempio riducendo le accise sui carburanti e adeguando agli standard europei il trattamento fiscale delle auto aziendali”.

Meno ottimistica la visione dell'Unrae, l'Unione Nazionale Rappresentanti autoveicoli esteri, secondo la quale la ripresa in Italia è trainata dal noleggio. Resterebbero però ancora “asfittiche” le vendite attraverso i concessionari, secondo Unrae, che invita il “decisore pubblico a sostenere le famiglie nel loro bisogno di sostituire auto vecchie e le aziende per rinnovare più rapidamente un parco circolante anziano, con ritorni benefici sull'economia, sull'occupazione e sui costi sociali della sicurezza”.

Di “possibile inversione di tendenza”, infine parla Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, la Federazione Italiana Concessionari Auto. “La cautela, però, è ancora d'obbligo perché la ripresa del mercato interno non può reggere solo con il canale del noleggio, voce preponderante nei risultati positivi dei primi 3 mesi del 2014”.