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Autotrasporto: dal MIT disposizioni per controlli antimafia

Con la legge n.164 entrata in vigore l’11 novembre 2014, la normativa cioè conosciuta come Sblocca Italia, sono state introdotte novità anche per l’autotrasporto. In particolare il legislatore ha rafforzato quello che è conosciuto come criterio dell’onorabilità per l’accesso alla professione di trasportatore su strada, secondo il quale coloro che svolgono tale attività devono dimostrare, per esempio, di rispettare tutte misure di sicurezza previste nel settore e non devono avere sentenze penali pendenti. L’intento di tale rafforzamento è da ricercarsi nel tentativo di contenere il rischio di possibili infiltrazioni mafiose.

Secondo quanto specificato dalla nuova normativa, il requisito dell’onorabilità viene meno in caso di notifica di una informativa antimafia interdittiva, che ha per effetto la decadenza dall’Albo dei Trasportatori.

Dal 1 gennaio 2015, la verifica della presenza di tale notifica per le imprese avviene tramite la Banca Dati Nazionale Unica della documentazione antimafia, il cosiddetto sistema SI.CE.ANT. In tale database, tuttavia, non risultano ancora censite molteplici aree provinciali, per questa ragione, e tenendo anche conto che il Codice Antimafia è tuttora oggetto di studi e approfondimenti, vista la complessità della materia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha recentemente diramato una circolare per invitare le imprese a compilare un’autocertificazione del requisito antimafia.

Come chiarito dal MIT, infatti, “In ossequio alla necessità di assicurare in ogni caso i controlli antimafia, allo scopo di evitare rallentamenti procedurali, tanto più probabili nell’attuale fase di avvio del sistema SI.CE.ANT, si ravvisa l’opportunità di acquisire fin da subito la predetta dichiarazione sostitutiva”. La documentazione è dunque disponibile e scaricabile sul sito del Ministero, nella sezione “Procedure di verifica antimafia” della “Direzione Generale per il Trasporto stradale e l’Intermodalità”.