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Protezione dall’inquinamento fonico sulle strade nazionali: bilancio e prospettive

L’USTRA, in rappresentanza della Confederazione svizzera, è ente appaltante e gestore della rete delle strade nazionali. Questo ruolo, rilevato dai Cantoni nel 2008, prevede anche l’attuazione di misure contro l’inquinamento fonico. A tale scopo l’Ufficio federale delle strade ha messo a punto negli ultimi sette anni un sistema di calcolo unitario, che ha consentito di eseguire rilevamenti sull’intera rete viaria nazionale e di stilare un inventario dei rumori. Inoltre, ha realizzato parallelamente alcuni progetti di protezione fonica (p. es. coperture parziali sulla A2 nei pressi di Zofingen e sulla A1 nei pressi di Lenzburg AG o pareti antirumore sulla A5 vicino a Neuchâtel e sulla A2 a Bissone TI), mettendone a punto altri di prossima realizzazione.

L’inventario servirà a pianificare e attuare nuovi interventi. Il 31 marzo scade il termine per il primo risanamento acustico delle strade nazionali previsto dall'ordinanza contro l'inquinamento fonico. I lavori sin qui eseguiti hanno interessato il 90 per cento della rete viaria. Gran parte dei progetti relativi ai rimanenti 220 chilometri, che l’USTRA continuerà a trattare in maniera prioritaria, saranno esposti pubblicamente entro la fine del 2015. Il risanamento dei primi 140 km è previsto entro tre anni, quello dei successivi 80 km dopo il 2018.

Un obiettivo durevole
A fronte del continuo incremento del traffico su buona parte delle strade nazionali e dell’aumento degli insediamenti, la protezione degli abitanti dall’inquinamento fonico è divenuta un obiettivo durevole che richiede interventi supplementari anche su tratti già sottoposti a risanamento.
Tali interventi, la cui entità e tipologia sottostanno alle vigenti normative federali in materia, vengono realizzati nella misura del possibile direttamente sull’infrastruttura stradale tramite la posa di pavimentazioni e pareti fonoassorbenti e di coperture integrali lungo le autostrade. Stando alle previsioni attuali, l’USTRA investirà entro il 2030 circa 1,3 miliardi di franchi supplementari in misure di protezione fonica.