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Auto, l’Europa cresce ancora. FCA +18,3%

Solo Estonia e Lussemburgo impediscono al mercato europeo dell'auto di chiudere novembre con l'en plein di crescita in ogni Paese dell'Unione europea e dell'Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera). Le immatricolazioni dello scorso mese sono cresciute complessivamente del 13,7% per un totale di 1.124.964 consegne, portando il dato degli 11 mesi a quota 13.045.791 immatricolazioni (+8,6%). “Con questo incremento mensile, che è il ventisettesimo consecutivo, le immatricolazioni – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – recuperano brillantemente il rallentamento di ottobre” quando la crescita nell'Ue e nell'Efta era stata del 2,7%.

Quagliano aggiunge che il rafforzamento del mercato è pressoché generale, più forte nei Paesi dell'euro che avevano dovuto fronteggiare le politiche di austerità e che, di conseguenza, hanno perdite consistenti da recuperare. “Mentre nei Paesi che non hanno adottato la moneta unica – precisa il presidente di Csp – si era già ritornati da tempo ai livelli ante crisi e l'incremento a novembre è stato del 10,4% a fronte del 15,1% dei Paesi dell'eurozona”.

Tra i primi 5 mercati del Vecchio Continente Italia (+23,5%) e Spagna (+25,4%) crescono più della media del mercato, ma restano sempre al quarto e quinto posto. Il primo mercato, quello tedesco, cresce a novembre dell'8,9% ed è ancora più debole il progresso della Gran Bretagna (+3,8%) mentre le consegne in Francia (terzo mercato europeo) aumentano dell'11,3%. Se anche dicembre confermerà il tasso di crescita, il 2015 potrebbe chiudersi con oltre 14,1 milioni di consegne e, dunque, a livelli inferiori del 12,4% rispetto al periodo precedente alla crisi, ma in netto progresso rispetto al 2014 quando il gap da recuperare era del 19,4%.

Tra i costruttori, il gruppo Volkswagen conserva la prima posizione ma a novembre la crescita è limitata al 4,2% e la quota scende dal 26,8 al 24,5%. Con il marchio principale che chiude a +3,1% e solo Skoda registra un progresso a due cifre mentre Seat perde il 2,5%.

Si conferma in seconda posizione Psa che cresce del 12,8% e conferma la quota del 10,2%, con Citroen (+7,8%) a frenare Peugeot e Ds che sta cominciando ad essere apprezzata dagli automobilisti. Ma tra le francesi è Renault ad andare meglio, con un incremento del 15,1% a livello di gruppo e del 19% come singolo marchio. Per una quota che sale al 9,6%, precedendo Ford (+20,5%) che, con il 6,9% di quota distacca Opel (+18,4%) che sale al 6,7%.

Bmw cresce dell'11% e vede la quota scendere dal 7 al 6,8%, davanti a Daimler che, trainata da Smart e con un progresso del 22,7%, sale al 6,2% e scavalca Fca che, lo scorso mese, ha registrato un incremento delle consegne del 18,3%, per una quota che sale dal 5,8 al 6,1%. Jeep aumenta le immatricolazioni del 50%, Fiat del 19,7% ed Alfa Romeo del 6,3%. Solo Lancia-Chrysler continua a frenare, con una flessione del 13,1% a novembre.

Tra le asiatiche Toyota e Nissan crescono poco più del 5%, Hyundai del 12% e Kia del 9,2%. Aumenti più consistenti premiano Volvo (+22,4%), Mazda (+38,5%), Suzuki (+32,2%), Jaguar Land Rover (+70%), Honda (+25,4%) e Mitsubishi (+19,4%).