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Ance: piano di 5mila opere immediatamente cantierabili

Accelerare il completamento e la costruzione di opere per dare impulso alla crescita. Un ‘must’ di cui spesso si parla e su cui il premier Matteo Renzi è tornato venerdì scorso, durante la sua visita all'Expo accompagnato da Giuseppe Sala, Commissario Unico per Expo Milano 2015, e dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Renzi ha sottolineato in particolare la necessità di concludere gli interventi infrastrutturali per dare solidità alla ripresa.

Per individuare gli interventi più urgenti, Palazzo Chigi ha chiesto qualche settimana fa alle principali associazioni delle imprese un elenco di opere immediatamente cantierabili, anche per capire se ci sia la possibilità concreta di creare lavoro e occupazione in fretta.
Pronta la risposta dell'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori, che, insieme a Cna, Confartigianato e Legacoop, ha presentato una lista di lavori. Si tratta di un piano di 5mila opere, in gran parte piccole e medie, da realizzare immediatamente per un valore di 9 miliardi di euro.

Il Presidente del Consiglio ha espresso la sua fiducia verso il nuovo ciclo economico, soffermandosi a considerare che la prossima Esposizione Universale sarà l’occasione per dimostrare che l’Italia non possiede solo un glorioso passato fatto di storia, di arte e di buona tavola, ma anche un radioso futuro dato da un’economia in ripresa. “Anche il New York Times scrive che tra le destinazioni imperdibili del 2015 non potrà mancare Milano – ha detto Renzi -. Siatene orgogliosi”.

Atmosfera di fiducia si è respirata anche al Padiglione Italia del Mipim 2015 di Cannes dei giorni scorsi, l’evento internazionale del mercato immobiliare.

Il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, aprendo il working lunch italiano, ha sottolineato che sono arrivati segnali positivi sia sul fronte macroeconomico, con il nuovo record di spread tra Btp e Bund, che sul piano della fiducia degli investitori internazionali.

“La sensazione è che qualcosa stia cambiando – ha detto Buzzetti – oggi chi vuole investire in Italia sente di avere più certezze e di non rischiare come in passato che le regole cambino in corsa”.