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Il trattore nei cantieri, un outsider vincente

Agilità, versatilità e prestazioni giocano a favore di un mezzo che nasce per l’uso agricolo ma che, grazie all’evoluzione tecnologica, è diventato un eccellente tuttofare: il caso di F.A.I e del Deutz-Fahr 9340 TTV Agrotron lo dimostra

Deutz-Fahr 9340 TTV Agrotron

Con l’apertura dei cantieri, a fine Aprile hanno preso il via i lavori per la realizzazione della seconda linea tramviaria di Padova – la SIR 3 (Sistema Intermedio a Rete 3) – che, su un tracciato di 5,496 km con 13 fermate, collegherà la stazione ferroviaria a Voltabarozzo. Al lavoro vi sono diversi mezzi, tra cui il trattore Deutz-Fahr 9340 TTV Agroton, innovativa macchina della quale potrete leggere in questo articolo.

La nuova linea – parte del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) della Conferenza Metropolitana di Padova (Co.Me.Pa) – prevede, come già SIR 1 entrata in esercizio nel 2007, l’uso di veicoli rotabili a quattro casse della lunghezza complessiva di 32 m, dotati di pneumatici e soggetti a guida vincolata su monorotaia metallica.

Si tratta del cosiddetto “tram su gomma” (brevetto di “Lohr Industrie”, in seguito rilevata da Alstom) che offre alcuni vantaggi rispetto ai tram tradizionali. Tra questi, silenziosità, agilità di percorso, ridotti ingombri geometrici, ridotto peso assiale, ottima capacità di frenata e possibilità di superare pendenze elevate.

La soluzione, denominata “NTL-Tramway sur pneus Translohr”, in Italia è omologata a tutti gli effetti come tram. A regime, quindi con la messa in esercizio anche di SIR 2 (tratta Vigonza-Rubano) e SIR 3, il sistema tramviario del comune di Padova e limitrofi avrà una capacità di trasporto di 20 milioni di persone l’anno.

  • Deutz-Fahr 9340 TTV con testata FAE MTM-HP
    1A Deutz-Fahr 9340 TTV con testata FAE MTM-HP
    1A. Il Deutz-Fahr 9340 TTV al lavoro con la testata FAE MTM/HP
  • Deutz-Fahr 9340 TTV con testata FAE MTM-HP
    1B Deutz-Fahr 9340 TTV con testata FAE MTM-HP
    1B. Il Deutz-Fahr 9340 TTV al lavoro con la testata FAE MTM/HP

Impegnata nei lavori commissionati da APS Holding SpA e la cui conclusione è prevista nella primavera del 2025, c’è anche F.A.I. Srl, Impresa specializzata in lavori di stabilizzazione e asfalti che ha sede a Vigonovo (VE).

Per “Strade & Autostrade” è stata l’occasione giusta per approfondire l’utilizzo di un mezzo utilizzato in massima parte in agricoltura ma che si può rivelare un’ottima scelta anche nei cantieri. Qui, fattori come agilità e versatilità possono renderli strumenti di lavoro tanto interessanti quanto a volte preferibili a macchinari più specifici, in particolare nei cantieri medi e piccoli.

Per questo, la Redazione si è recata a Voltabarozzo dove l’Impresa dei fratelli Alberto e Federico Giora è al lavoro sia nel cantiere del capolinea di SIR 3 sia in quello di costruzione del nuovo ponte sul Canale Scaricatore.

L’area del capolinea, di quasi 25.000 m2, prevede la realizzazione di un parcheggio scambiatore con capacità di 378 posti e una zona di interscambio linee extraurbana, area sedime tramviario compreso banchine di fermata, un deposito/officina, la sottostazione elettrica SSE 3, un’area verde e un bacino di invaso a cielo aperto per compensazione idraulica e vasca di compensazione idraulica. È prevista inoltre la realizzazione di un fabbricato di ristoro e di una sala d’attesa.

  • Testata multifuzione FAE MTM-HP
    2A Testata multifuzione FAE MTM-HP
    2A. La testata multifuzione FAE MTM/HP
  • Testata multifuzione FAE MTM-HP
    2B Testata multifuzione FAE MTM-HP
    2B. La testata multifuzione FAE MTM/HP
  • Testata multifuzione FAE MTM-HP
    2C Testata multifuzione FAE MTM-HP
    2C. La testata multifuzione FAE MTM/HP

Qui F.A.I è al lavoro oggi con diversi mezzi, tra cui il trattore Deutz-Fahr 9340 TTV Agroton (Serie 9 // 9340 TTV Warrior – Trattori Campo aperto – DEUTZ-FAHR), utilizzato in abbinamento alla testata multifuzione FAE MTM/HP. Quest’ultima permette di stabilizzare il terreno, fresare lastre di roccia, frantumare sassi e fresare asfalto, con una profondità massima di lavoro di 40 cm.

“Abbiamo iniziato ad Agosto a fare qualche lavoro di ripristino asfalti per la cantierizzazione – spiega Alberto Giora – ma è da Settembre che siamo impegnati con i lavori veri e propri. In questa fase, stiamo trattando a calce la terra risultante dagli scavi per le fondazioni degli interrati dei tram, per poi portarla nella zona dove sorgerà il ponte sul Canale Scaricatore sui cui passerà la linea del tram”.

Il nuovo ponte verrà costruito a fianco di quello già esistente adibito al transito dei veicoli e per la sua realizzazione è necessaria la creazione delle rampe su entrambe le sponde. Per questo F.A.I sta portando lì circa 20.000 m3 di terra stabilizzata proveniente dall’area del capolinea.

All’Azienda di Alberto e Federico Giora, nel progetto di realizzazione di SIR 3, è affidata appunto la costruzione delle rampe, che raggiungeranno una quota di 5 m e saranno terminate a fine Novembre.

I lavori per la stabilizzazione

Le fasi del lavoro non sono molte. “In caso si renda necessario – prosegue Alberto Giora – per prima cosa operiamo un’eventuale bagnatura del terreno con acqua, utilizzando un trattore Deutz-Fahr 5125 a cui colleghiamo una botte. Se invece non serve questo primo passaggio, procediamo subito con la stesa della calce sulla terra e poi la mescoliamo nelle percentuali che ci sono state indicate dalla direzione dei lavori, utilizzando la testata multifunzione FAE MTM/HP in abbinamento al Deutz-Fahr Agrotron 9340 TTV.

Deutz-Fahr 9340 TTV
3. Il Deutz-Fahr 9340 TTV

Procediamo quindi alla fresatura a 40 cm di profondità, il massimo consentito dalla MTM/HP. Dopodiché la terra stabilizzata viene caricato sui dumper con gli escavatori e quindi portato nella zona di realizzazione delle rampe. Qui procediamo alla stesura della terra stabilizzata e alla compattazione con i rulli, sovrapponendo, di volta in volta, strati di 30 cm fino ad arrivare alla quota di 4 m prevista per le rampe dal progetto di costruzione”.

Il trattore, una scelta ragionata

Acquistato nel 2019, il 9340 TTV è stato scelto da F.A.I. “proprio per l’uso in cantieri medi e piccoli. Inizialmente – proseguono i titolari dell’Azienda – cercavamo una stabilizzatrice semovente ma alla fine abbiamo preferito l’abbinata trattore più testata.

I motivi di questa scelta sono stati tanti e tutti importanti, a partire anche dalla facilità di spostamento su strada – con il 9340 TTV viaggia con rapidità -, per arrivare fino all’incredibile versatilità d’uso: al trattore di Deutz-Fahr possiamo connettere qualsiasi strumento, livelle, rimorchi, botti, lame… è davvero un veicolo di cui puoi fare uso a 360°. Con i suoi molti distributori idraulici e la potenza disponibile può collegare senza problemi due attrezzi in contemporanea.

E anche in questo tipo di configurazione, rimane un mezzo agile in grado di permettere lavorazioni anche negli spazi più esigui dei cantieri. Grazie alle due prese di forza, posteriore e anteriore (dove sono presenti i due sollevatori), possiamo davvero raggiungere qualsiasi area. E poi, possiamo anche collegare la spandicalce davanti e la fresa dietro, per ridurre notevolmente i tempi del lavoro di stabilizzazione della terra”.

Non è tutto. “La scelta è ricaduta su un trattore, invece che sulla stabilizzatrice semovente, anche per la differenza di investimento necessaria. Il rapporto tra costo e prestazioni, poi, è imparagonabile. Per le nostre necessità, l’abbinata trattoretestata ha generato un risparmio di alcune centinaia di migliaia di Euro.

Oltretutto i costi operativi sono molto inferiori: con il 9340 TTV consumiamo circa 55/60 l di gasolio all’ora contro i 90 di una semovente. È sufficiente fare due conti per capire la convenienza, anche economica, di una scelta di questo tipo”.

Verrebbe da chiedersi come mai, a fronte dei tanti vantaggi, in Italia l’uso del trattore per queste tipologie di lavorazioni resti limitato. “In altri Paesi, come ad esempio in Germania, i trattori sono usati spesso anche nei cantieri stradali, da noi meno.

Cabina del Deutz-Fahr 9340 TTV
4. La cabina MaxiVision II

A mio parere, c’è una scarsa informazione: si vede il trattore unicamente come macchina agricola mentre in realtà, grazie ai nuovi motori e alle nuove tecnologie, è un mezzo polivalente, che ti consente lavorazioni di ogni tipo. Se ci fosse più informazione su questo fronte, probabilmente lo scenario cambierebbe”.

Deutz-Fahr, una garanzia

Una decisione ragionata, quella di F.A.I. che, sicuramente, ha dato i suoi frutti. E quando chiediamo perché la scelta sia ricaduta proprio sul Deutz-Fahr, Alberto e Federico Giora non hanno dubbi: “L’insieme delle caratteristiche e delle funzionalità offerte, oltre all’eccellente robustezza e qualità costruttiva ci hanno fatto propendere per il 9340 TTV.

Oltretutto, la trasmissione TTV ti cambia il modo di lavorare: il trattore modifica automaticamente la velocità di lavoro in base allo sforzo sulla presa di forza, cosicché il risultato è sempre perfetto, non ti devi preoccupare di nulla. E con questo sistema riusciamo a fresare anche 800 m/ora.

Ma, al di là delle caratteristiche tecniche e di cui abbiamo già parlato, c’è un altro fattore che ha giocato un ruolo importante.

L’assistenza tecnica di Deutz-Fahr in zona da noi non ha rivali. C’è un Concessionario a pochi chilometri da Vigonovo che è una garanzia per competenza, professionalità e disponibilità. Quando usi un mezzo in cantiere, che se si rompe può anche fermare l’intero flusso di lavoro, sapere di poter contare su un servizio di assistenza rapido ed efficiente non solo è importante ma è addirittura fondamentale.

Le dirò di più: convinti della bontà della nostra scelta, dell’Azienda a cui ci siamo affidati e della constatazione delle prestazioni in condizioni reali, abbiamo acquistato da Deutz-Fahr altri due trattori: un 6230 TTV HD e un 5125, di cui siamo altrettanto contenti”.

Il trattore Deutz-Fahr Agrotron 9340 TTV

L’Agrotron 9340 TTV da 336 CV (247 kW) fa parte della Serie 9 di Deutz-Fahr introdotta nel 2015. Offre una serie di soluzioni che lo pongono al vertice dell’offerta del mercato: tra queste, la trasmissione TTV a variazione continua per velocità estremamente precise da 0,2 a 60 km/ora a un regime motore ridotto, sospensioni degli assali di nuova concezione e freni a disco a secco per la massima sicurezza, capacità di sollevamento posteriore di 12.000 kg e cofano ad apertura elettrica per un rapido accesso a tutti i punti di manutenzione.

  • Comandi del Deutz-Fahr 9340 TTV
    5A Comandi del Deutz-Fahr 9340 TTV
    5A. I comandi del trattore disposti sul bracciolo ergonomico MaxCom
  • Comandi del Deutz-Fahr 9340 TTV
    5B Comandi del Deutz-Fahr 9340 TTV
    5B. I comandi del trattore disposti sul bracciolo ergonomico MaxCom
  • Comandi del Deutz-Fahr 9340 TTV
    5C Comandi del Deutz-Fahr 9340 TTV
    5C. I comandi del trattore disposti sul bracciolo ergonomico MaxCom

La cabina MaxiVision II mette a disposizione dell’operatore del trattore un’area spaziosa con ampie superfici vetrate che offrono una visibilità a 360° su ciò che c’è attorno. Il nuovo design del cofano consente anche di controllare la zona dell’attrezzatura anteriore. La cabina è dotata di sospensione pneumatica ed è separata dal cofano, evitando così che calore, vibrazioni e rumorosità provenienti dal motore si propaghino all’interno della cabina stessa. Il livello di rumorosità massimo è di 69 dB.

La velocità di guida, il sistema Comfortip e il sollevatore sono comandati dal nuovo joystick ergonomico sul bracciolo. Tutti gli elementi operativi sono chiaramente codificati per colore e ordinati in modo logico in base alla loro frequenza di utilizzo. L’operatore riesce ad apprendere in modo intuitivo le funzioni della Serie 9 in brevissimo tempo.

Il motore Deutz TTCD da 7,8 l a sei cilindri da 336 CV dispone di turbocompressore a due stadi e intercooler, oltre alle tecnologie SCR, DPF e DCR. Il “concetto Down speed” rende questa nuova generazione di motori del tutto esclusiva. Sono tutti conformi alle Normative antinquinamento internazionali (US EPH/Stage V)) pur mantenendo prestazioni molto elevate.

La trasmissione TTV assicura esattamente la velocità ottimale per tutti i tipi di lavoro. Abbina l’efficienza dei componenti meccanici all’intelligenza di una trasmissione idrostatica, copre una gamma di velocità da 0,2 a 60 km/ora e fornisce sempre il livello di efficienza ottimale, anche per le lavorazioni in campo a velocità tra i 7 e i 15 km/ora.

Lo chassis, di nuova progettazione, è concepito per garantire la massima portata, lo svolgimento dei lavori più gravosi e la massima manovrabilità. Le sospensioni dell’assale anteriore assicurano massimi livelli di comfort di guida e manovrabilità. L’innovativo telaio consente un’oscillazione del tutto indipendente dell’assale con un’escursione degli ammortizzatori di +/–45 mm. Questo ottimizza notevolmente l’azione delle sospensioni. L’angolo di fine sterzata raggiunge i 50°.

Tutti i trattori della Serie 9 montano di serie il sistema Powerbrake di Deutz-Fahr. Su quelli con velocità massima pari a 50 km/ora vengono montati grandi freni anteriori esterni a secco. Il freno di stazionamento elettrico (EPB), anch’esso fornito di serie, si disattiva automaticamente alla selezione del senso di marcia per poi riattivarsi non appena l’operatore scende dal mezzo.

Fratelli Giora con il 9340 TTV
6. I fratelli Alberto e Federico Giora con il 9340 TTV

Sul fronte dei distributori e sistemi idraulici, le aree destinate all’attacco delle attrezzature sono robuste ed estremamente versatili. Le capacità di sollevamento posteriore di 12.000 kg e anteriore di 5.000 kg consentono qualsiasi abbinamento immaginabile di attrezzature. L’impianto idraulico ad alte prestazioni con una portata massima di 210 l/min. alimenta fino ad otto distributori in aggiunta al sollevatore anteriore.

Caratteristica esclusiva: tutti i distributori sono azionabili proporzionalmente. La portata e il tempo di attivazione di ciascuna unità sono facilmente programmabili individualmente dal posto di guida.

Con tre velocità per la presa di forza posteriore (540 Eco, 1000 e 1000 Eco) e due per quella anteriore (1000 e 1000 Eco), qualsiasi lavoro può essere eseguito con la massima efficienza.

I minori regimi di funzionamento del motore consentono un impiego più diffuso delle velocità Eco delle prese di forza, abbattendo notevolmente i consumi di carburante. Fra le dotazioni supplementari, da citare il cofano ad apertura automatica, altamente innovativo.

Può essere aperto e chiuso agevolmente dai gradini della cabina semplicemente premendo un pulsante, per ridurre ulteriormente il tempo impiegato per la manutenzione. 

La storia di F.A.I.

“F.A.I. Srl nasce negli anni Ottanta, per volontà di mio padre. Inizialmente si occupava in prevalenza della costruzione di capannoni in zone industriali – spiega Alberto Giora. In seguito, negli anni Novanta/Novantacinque, ha iniziato a dedicarsi alla costruzione di appartamenti e ville.

F.A.I. Srl è rimasta in questo settore fino al 2008, quando siamo entrati in Azienda mio fratello e io. Erano gli anni della crisi del mercato immobiliare e così abbiamo pensato di cambiare ambito e dedicarci, dal 2010 in avanti, soprattutto a lavori di movimento terra, asfalti e stabilizzazioni. E siamo cresciuti molto”.

La F.A.I. Srl
7.

F.A.I oggi impiega 15 persone, ha un fatturato di circa 3 milioni di Euro ed è attiva principalmente in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia. Lavora in prevalenza con Rete Ferroviaria Italiana e altre Aziende pubbliche, partecipando a 15-20 gare d’appalto l’anno. Ha un parco mezzi composto da sette escavatori tra cingolati e gommati, cinque motrici, due bilici, quattro rulli, due finitrici, stabilizzatrice, livella, spandicalce e dumper.

Mezzi di Bobcat, Deutz-Fahr, Doosan (oggi Develon), Dynapac, Komatsu e Volvo. Per il futuro, concludono Alberto e Federico Giora, “puntiamo molto a crescere nel settore della stabilizzazione e soprattutto dell’asfalto. Reinvestiamo sempre gli utili nell’acquisto di nuove macchine e strumenti perché vogliamo essere competitivi e in grado di affrontare qualsiasi lavorazione ci possa venire richiesta”.

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