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La riprofilatura del versante con l’uso di esplosivo sulla S.S. 237 “del Caffaro”

Sulla S.S. 237 “del Caffaro”, l’allargamento stradale tramite 7.000 m3 di sbancamento con un’interruzione di servizio di soli tre giorni

Il versante sulla S.S. 237 “del Caffaro”

Localizzazione e genesi dell’intervento sulla S.S. 237 “del Caffaro”

La S.S. 237 “del Caffaro” è un’importante arteria che connette Trento con Brescia ed è soggetta a un intenso traffico sia pendolare sia di mezzi pesanti. L’arteria, su territorio trentino, è in gestione al Servizio Gestione Strade della Provincia di Trento dal 1998.

Il tratto di S.S. 237 del Caffaro, tra Sarche e Comano Terme, era stato aperto al traffico per la prima volta nel 1849, rimanendo ancora oggi il percorso di collegamento diretto tra le Valli Giudicarie e Trento (direttrice Trento-Brescia).

Nel dettaglio, all’altezza del km 102+750, la S.S. 237 del Caffaro presentava un ammasso roccioso aggettante in preoccupanti condizioni di degrado connesso a un pericoloso restringimento di carreggiata e condizioni di visibilità ridotta, per effetto dell’andamento in curva dell’asse stradale.

Lo stato ante-intervento
1. Lo stato dell’arte ante-intervento

In relazione a tali circostanze e sentito il Servizio Geologico della PAT, si è ravvisata la necessità di procedere in somma urgenza e di prevedere – unitamente alla riprofilatura della parete rocciosa – anche una modifica del tracciato planimetrico, incrementando il raggio della curva. Le prime valutazioni sono state avviate nella tarda estate 2021.

A seguito dell’individuazione dell’Impresa, il 4 Ottobre 2021 si è proceduto all’inizio dei lavori. La demolizione della roccia è avvenuta il 26 Novembre 2021, la riapertura al traffico a senso unico alternato il 29 Novembre 2021 e la completa riapertura a doppio senso di marcia l’8 Dicembre 2021.

L’intervento ha visto coinvolta la Geo Rock Srl, Impresa trentina che opera nel settore del consolidamento e messa in sicurezza di pareti rocciose, realizzazione di micropali e lavori edili e stradali.

La sezione di progetto
2. La sezione di progetto in corrispondenza di roccia strapiombante degradata

Il progetto

L’intervento di messa in sicurezza e spostamento della sede stradale ha interessato complessivamente circa 130 m di tracciato con uno sbancamento fino a 7 m su altezze di versante fino a 25 m.

Il progetto nel suo sviluppo, sotto la regia del Responsabile di Settore, ha visto svariate modifiche finalizzate al miglioramento del raggio di curvatura della strada e alla messa in sicurezza del versante definite d’intesa con il Servizio Geologico Provinciale.

Al termine del percorso progettuale, l’intervento si caratterizza per la necessità di rimuovere oltre 7.000 m3 di roccia in banco. Un tale intervento, se realizzato con i soli mezzi meccanici, avrebbe richiesto l’interruzione del normale transito sulla Statale per mesi.

La fase di perforazione
3. La fase di perforazione subverticale a strada aperta

La tecnica di intervento con esplosivo ha consentito di mantenere inalterato il transito sulla arteria stradale per tutta la durata dei lavori di preparazione del cantiere e di realizzazione dei fori. Le lavorazioni interferenti con il traffico sulla strada S.S. 237 del Caffaro sono state svolte durante il periodo notturno interrompendo o regolando il traffico nel periodo con minor rilevanza.  

Le lavorazioni in parete

Al fine di consentire il regolare scorrimento del traffico veicolare, nella prima fase di lavoro è stata realizzata in parete una barriera di protezione costituita da reti metalliche e tessuti plastici in modo da proteggere la viabilità sottostante l’area di perforazione.

I fori subverticali sul versante sono stati realizzati prevalentemente con un escavatore tipo ragno attrezzato con slitta di perforazione; nei punti più esposti e inaccessibili all’escavatore ragno è stata utilizzata una perforatrice pneumatica allestita su una slitta da roccia da movimentare manualmente con le classiche procedure da rocciatore. La realizzazione dei fori subverticali è durata dal 25 Ottobre al 12 Novembre, per una lunghezza complessiva di perforazione in roccia di 976 m.

La perforazione suborizzontale
4. La perforazione suborizzontale notturna a strada chiusa a fasce orarie

I fori suborizzontali alla base della parete sono stati realizzati con una sonda perforatrice cingolata posizionata in strada, operando con chiusure totali della viabilità su cicli notturni di 1,5 ore, al termine dei quali si interrompevano le lavorazioni e si riapriva la strada al transito veicolare. In tre notti di lavoro sono stati eseguiti 362 m di perforazione articolati su 66 fori disposti su tre distinte quote (+0,5, +2,2 e +4,0 m) dal piano strada.

I circa 1.338 m di perforazione sono stati realizzati con martelli fondo foro diametro 90 mm che hanno dato ottimi risultati in termini di produttività ma soprattutto di orientazione dei fori da mina. 

Le lavorazioni in strada

Per garantire la tenuta della sede stradale al momento dell’impatto della colata di materiale prodotta dalla volata è stata disposta la realizzazione di una berlinese di micropali a sostegno dello storico muro di sostegno della S.S. 237 del Caffaro, localizzato esattamente in corrispondenza della maggiore altezza di sbancamento.

La realizzazione della berlinese
5. La realizzazione della berlinese di micropali a tergo del muro esistente

Due sonde perforatrici cingolate operando in maniera coordinata hanno eseguito i micropali in soli tre giorni lavorativi, al termine dei quali si è provveduto alla realizzazione del cordolo di testa in calcestruzzo armato di connessione e sgravio del muro esistente. Tali lavorazioni sono state effettuate in contemporanea con le incipienti operazioni di perforazione in parete.

Il caricamento dell’esplosivo

Preso atto dell’elevata complessità dell’intervento, è stata da subito prevista la necessità di richiedere alla Questura il permesso di estendere i lavori di caricamento dell’esplosivo nei fori su due giorni.

Durante la notte fra il giovedì e il venerdì, i materiali non caricati in foro e gli inneschi sono stati sorvegliati dagli incaricati dell’Impresa Geo Rock Srl dopo essere stati stoccati in due container distinti.

Il caricamento dei fori con esplosivo
6. La fase di caricamento dei fori con esplosivo

Considerata la necessità di ottenere pezzatura il più possibile ridotta della roccia, il Progettista ha previsto un interasse piuttosto ravvicinato dei fori impostandolo a maglia fissa di 2 m.

Da un punto di vista esplosivistico, è stato poi scelto di utilizzare un’emulsione esplosiva di alta gamma che desse le migliori garanzie di erogazione di alta energia in fase di detonazione. Complessivamente sono stati impiegati 1.275 kg di esplosivo e 1.400 m di miccia detonante disposta per l’intera lunghezza del foro.

Lo schema di innesco di una volata con oltre 170 fori disposti secondo due orientazioni a convergere non è banale e ha richiesto particolare perizia, coinvolgendo i migliori specialisti.

L’uso dei detonatori ad onda d’urto e del doppio detonatore ha dato la possibilità di sequenziare l’esplosione di ciascun foro rispetto al precedente ottimizzandone gli effetti, ma ha richiesto un’attenzione progettuale e di posa altissime al fine garantire il corretto sviluppo della catena di innesco.

Durante l’esplosione
7. Un’istantanea durante l’esplosione

L’uso dei detonatori a onda d’urto ha inoltre rappresentato una soluzione sicuramente cautelativa anche in ragione della loro inerzia rispetto a correnti elettriche e a campi elettromagnetici, in virtù del fatto che lungo tutto il versante oggetto di intervento erano presenti le vecchie reti metalliche poste in aderenza sulla roccia.

Il caricamento dei fori è stato agevolato dalla presenza di più fochini che si sono suddivisi in squadre autonome. L’identificazione univoca di ogni singolo foro ha permesso ai Tecnici di muoversi sulla volata avendo a disposizione le specifiche di caricamento dettagliate per ogni foro.

La volata

Le disposizioni di sicurezza contro i lanci di frammenti di roccia hanno richiesto l’allontanamento di tutte le persone e i mezzi dall’area di lavoro.

La gestione delle operazioni durante la giornata è stata agevolata dall’intervento di Carabinieri, Polizia Locale, Vigili del Fuoco volontari e dal personale del Servizio Gestione Strade Provinciale. Facendo seguito alle ordinanze sono state chiuse le strade di accesso e i sentieri che si affacciavano sull’area per un raggio di 300 m.

Caffaro - Dopo l’esplosione
8. L’ottimo risultato immediatamente dopo l’esplosione

Per proteggere il manto bitumato dall’impatto dei massi prodotti dalla volata lungo tutto il tratto interessato dall’intervento di brillamento è stato steso uno strato di sabbia di circa 40 cm con funzione di attenuazione delle energie di impatto.

Il 26 Novembre 2021 alle ore 15.00 si è proceduto al brillamento di oltre 7.000 m3 di roccia in banco, potendo constatare immediatamente che l’esplosione aveva dato ottimi risultati rispettando appieno le aspettative progettuali.

L’attività post-volata e la riapertura della S.S. 237 “del Caffaro”

L’attività del cantiere è immediatamente proseguita dopo le necessarie verifiche di sicurezza, con l’intervento dei mezzi di movimento terra: tre escavatori cingolati, una pala gommata e un escavatore tipo ragno.

Caffaro - La rimozione del materiale di risulta
9. L’inizio della rimozione del materiale di risulta dall’esplosione

I lavori di disgaggio e pulizia del fronte roccia e di pulizia della sede stradale si sono sviluppati 24 ore su 24 consentendo così la rimozione di oltre 8.000 m3 di materiale derivato dalla demolizione presente sulla sede stradale in soli due giorni (mentre circa 2.000 m3 sono stati proiettati direttamente sul versante di valle dall’esplosione). In questo modo è stato possibile riaprire la strada al traffico a senso unico alternato il giorno 29 Novembre 2021 alle ore 3.00.

Sono quindi immediatamente proseguiti i lavori di riprofilatura di dettaglio della parte bassa della parete, conclusi con la rettifica e asfaltatura della nuova sede stradale. Terminati i lavori alla base della nuova parete, sono stati posati oltre 2.800 m2 di rete metallica rivestendo tutto il nuovo fronte roccia.

Caffaro - La fase di disgaggio
10. La fase di disgaggio del ciglio superiore

Tutti i lavori di completamento dell’intervento sono stati realizzati con la viabilità aperta sulla Statale.

L’intervento di demolizione, consolidamento e riprofilatura della parete (obiettivi della somma urgenza) sono stati compiuti limitando l’interruzione completa al traffico veicolare a meno di tre giorni.

Un intervento così complesso è stato gestito al meglio, con attenta programmazione e rispetto delle previsioni, grazie alla presenza costante e attenta dell’equipe di Tecnici coinvolti, ciascuno in grado di dare prova delle proprie specifiche competenze.

Caffaro - Il risultato finale
11. Il risultato finale durante la stesa delle reti di rivestimento

Caffaro – Dati tecnici

  • Stazione Appaltante: Servizio Gestione Strade della Provincia Autonoma di Trento
  • Contraente Generale: Geo Rock Srl
  • Progetto esecutivo: Ing. Stefano Filippi
  • RUP: Ing. Filiberto Bolego
  • Direzione dei Lavori e Project Manager: Ing. Paolo Esposito
  • Responsabile Sicurezza: Geom. Stefano Farina
  • Direzione di Cantiere: Geom. Capelli Mattia di Geo Rock Srl
  • Esecutori dei Lavori: Geo Rock Srl
  • Importo dei lavori: 467.064,64 Euro (+ IVA)
  • Durata dei lavori: 110 giorni naturali e consecutivi
  • Data di consegna: 4 Ottobre 2021

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