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Anas, Dibennardo: i vantaggi dell’accordo quadro nei lavori programmati

Ugo Dibennardo, direttore Operation e coordinamento territoriale dell’Anas (di fatto il responsabile delle manutenzioni straordinarie), racconta la nuova centralità assunta nella programmazione Anas dalla “cura” della rete stradale esistente. “L’utilizzo dell’accordo quadro per la manutenzione straordinaria – racconta – è stato per Anas un grande successo: nel 2016 abbiamo fatto una “produzione” effettiva, la spesa, di oltre 600 milioni di euro, dato che confermeremo quest’anno”. Valori sono il doppio di quanto speso dall’Anas nel 2015 è tre volte tanto la spesa media dei quattro anni precedenti.

L’obiettivo del piano investimenti di Anas, che sarà presentato il 4 ottobre in Confindustria a Roma, è di aumentare questa cifra fino a un miliardo di euro l’anno. Da due anni, sottolinea Dibennardo, il ministero delle Infrastrutture e l’Anas hanno deciso di rimettere al centro la manutenzione della rete stradale esistente.

C’erano strade su cui non si interveniva da anni, faccio solo l’esempio della E45 Orte-Cesena e della superstrada Caianello-Benevento, sulle quali stiamo intervenendo. Ma anche la Cisa, che abbiamo riportato allo splendore che si meritava, la S.S. 51 Alemagna, la S.S. 16 in Abruzzo, dove abbiamo fatto un bel lavoro, la Salaria, dove stiamo partendo ora. Possiamo fare di più, certo, la produzione può aumentare via via che saranno aggiudicate le gare in corso, per 1,6 miliardi di euro, e che arriveranno nuovi fondi.

Con l’approvazione Cipe del Contratto di programma, anche prima del perfezionamento, in base al DI 50/2017 sono stati anticipati all’Anas per la manutenzione 300 milioni di euro, già l’8 agosto, ha detto il direttore. Per quanto riguarda l’accordo quadro e sulle novità importanti introdotte dal nuovo Codice 2016 che ne hanno consentito un migliore utilizzo, Dibennardo spiega: Intanto si può appaltare senza avere il progetto esecutivo, basta il definitivo (a differenza della regola generale del Dlgs 50, ndr). Poi non serve subito tutto il finanziamento, per l’intero importo massimo, basta averlo per il minimo garantito, poi il finanziamento si aggiunge “in corsa”.

Terzo, altro grande vantaggio, una vera rivoluzione: se l’impresa non dovesse lavorare bene, possiamo chiudere l’accordo quadro e attivare un’altra impresa aggiudicataria su un altro lotto di pari caratteristiche. Se l’impresa lavora male o fuori tempo possiamo rescindere l’accordo quadro, senza particolari motivazioni. Nei nostri contratti, come dicevo, abbiamo previsto la possibilità di attivare imprese “fuori zona” se necessario, e anche la possibilità di attivare la stessa impresa per più lotti contemporaneamente, sempre che nell’offerta abbia dimostrato di avere i mezzi per farlo: devono dimostrarlo per almeno 4 lotti insieme, conclude Dibennardo.