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Pnrr, avanti tutta. Giovannini: volano di sviluppo per il privato

(Come riportato dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili )

Intervista del ministro Giovannini rilasciata a “L’Economia – Corriere della Sera”

Si riporta il testo dell’intervista che il Ministro Enrico Giovannini ha rilasciato all’inserto del Corriere della Sera “L’Economia” dal titolo “Pnrr, avanti tutta. Giovannini: volano di sviluppo per il privato”, di Ga.Petr.

L ‘anno scorso abbiamo sorpreso tutti rispettando la scadenza di fine anno. E quest’anno siamo andati avanti (i 45 traguardi e obiettivi del Pnrr del primo semestre sono stati raggiunti, ndr).

Abbiamo fatto semplificazioni, stiamo investendo su elementi molto importanti per tutto il Paese, e abbiamo 159 progetti in giro per l’Italia destinati non solo alla riqualificazione urbana, ma anche alla rigenerazione». Intervistato in occasione dell’appuntamento di «Talk4Growth» dedicato alla transizione energetica e digitale, Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, palesa tutto il suo ottimismo sulla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sprona le aziende a non perdere questa opportunità: «Il Pnrr è fatto dalle imprese – puntualizza. Tutto passa attraverso loro, e da questo punto di vista il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’opportunità straordinaria per innovarsi e guadagnare competitività». 

Ma ci vuole anche un giusto equilibrio tra pubblico e privato, «con la Pubblica amministrazione che deve essere chiara negli obiettivi, deve essere rapida nelle autorizzazioni e deve proporre progetti che abbiano un senso integrato di trasformazione del Paese – argomenta ancora Giovannini. La collaborazione può determinare nuove forme di accordo, nuove forme di partnership, che possono poi andare anche al di là del Pnrr e rappresentare un’innovazione importante per il Paese». 

Ma a che punto siamo con la trasformazione ecologica e digitale delle infrastrutture italiane? «In realtà, la transizione nel settore dei trasporti è iniziata negli ultimi anni, e il Piano nazionale di ripresa e resilienza, insieme al fondo complementare, sta accelerando questa operazione – risponde Giovannini. Il Pnrr ci consente di investire più di 60 miliardi nella trasformazione delle infrastrutture e di spingere sulla sostituzione dei mezzi più inquinanti e sull’intermodalità, connettendo porti, aeroporti e centri di scambio intermodale.

Una vera e propria rivoluzione, insomma, che entro il 2026 vedrà la realizzazione di moltissimi investimenti nel nostro Paese, ma che poi andrà oltre il 2026, verso quella che chiamiamo la seconda partita della trasformazione. Solo quest’anno, tra Pnrr e altri fondi, abbiamo allocato quasi 105 miliardi a questo settore, e da qui al 2030 abbiamo piani di investimento già definiti e molto consistenti».

Per la trasformazione digitale, invece, Giovannini parla di una quantità molto rilevante di risorse e cita un dato su tutti: i 2,8 miliardi destinati all’innovazione del sistema della rete ferroviaria attraverso la digitalizzazione con ïl sistema europeo Ertms, «che consentirà di viaggiare in modo più sicuro e di aumentare la frequenza dei treni. La stessa cosa vale per gli aeroporti: recentemente, abbiamo inaugurato la torre di controllo remota a Brindisi, realizzata da Enav, che attraverso la digitalizzazione consente di aumentare l’uso delle piste.

Ma gli investimenti sulla digitalizzazione riguardano, e riguarderanno molto, anche il trasporto pubblico locale – sottolinea il ministro . Integrando le piattaforme digitali delle aziende di trasporto locale, delle aziende di sharing e del comune stesso, sarà possibile offrire agli utenti la possibilità di identificare con un click la combinazione dei mezzi di trasporto che verranno utilizzati e di acquistare un biglietto integrato. E questo vale tanto per i comuni quando per le grandi infrastrutture. La digitalizzazione è l’altro lato della medaglia rispetto agli investimenti», conclude.