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La quinta relazione sul monitoraggio del mercato ferroviario

Il settore ferroviario contribuisce in modo sostanziale all’economia dell’UE ed è fondamentale anche per le strategie in materia di ambiente, coesione economica e sociale e connettività all’interno e tra gli Stati membri

La quinta relazione sul monitoraggio del mercato ferroviario

Nel complesso, le tariffe ferroviarie sono aumentate in modo relativamente più rapido rispetto ad altre modalità di trasporto. Più di due terzi dei servizi passeggeri nel 2014 sono stati gestiti sulla base di contratti di servizio pubblico, utilizzati principalmente per servire linee regionali e suburbane. Il numero di Imprese ferroviarie attive variava nel 2014 dalle 323 in Germania a una sola in Finlandia. Rispetto al 2013, il numero delle Imprese ferroviarie attive risultava in aumento in Polonia, Francia, Germania e Ungheria e leggermente in diminuzione in Bulgaria e nei Paesi Bassi. I diritti di licenza possono spaziare da nessun versamento fino a 70.000 Euro, a seconda dello Stato membro e del contenuto della domanda.

Le politiche ferroviarie dell’UE mirano a:

  • contenere i diritti di licenza;
  • accelerare il tempo di ottenimento della licenza;
  • aumentare la trasparenza delle licenze valide;
  • garantire che la copertura infortuni sia fornita a condizioni di mercato.

A tal fine l’UE ha adottato un atto di esecuzione in materia di licenze nel 2015. Inoltre, il quarto pacchetto ferroviario propone la creazione di uno sportello unico come punto di ingresso unico digitale in Europa per le immatricolazioni dei veicoli e le certificazioni di sicurezza. L’obiettivo è quello di semplificare le procedure e garantire la parità di trattamento dei richiedenti in tutta Europa. L’apertura alla concorrenza del trasporto ferroviario di merci nel 2007 ha portato nuovi operatori in quasi tutti i Paesi europei.

Alla fine del 2014, il trasporto merci su rotaia era ancora al 100% nelle mani di operatori storici nazionali solo in Finlandia, Grecia, Irlanda, Lituania e Lussemburgo mentre negli altri Stati la parte degli operatori in concorrenza con l’operatore storico è del 30%. Le quote di mercato dei concorrenti nei mercati passeggeri sono inferiori, dato il diverso grado di apertura del mercato, essendo ben al di sotto del 20% in tutti gli Stati membri tranne che in Polonia e nel Regno Unito. La concorrenza dettata dal libero accesso si è sviluppata in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Slovacchia, Svezia e nel Regno Unito, con livelli e risultati diversi. Almeno in 15 Stati membri operatori concorrenti sono entrati nei mercati del trasporto di passeggeri per ferrovia.