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Per le imprese edili e nelle costruzioni, grave mancanza di personale

Le previsioni, per il 2023 sono positive ma in frenata rispetto al 2021 e al 2022, per l’andamento degli investimenti nelle costruzioni, anche se in forte rallentamento, quando il settore contribuì per il 50% alla crescita dell’11% del Pil del biennio.

Si è discusso all’assemblea annuale di Assimpredil-Ance, l’associazione delle imprese edili delle provincie di Milano, Lodi, Monza e Brianza a Milano. Non manca qualche criticità: «Abbiamo lanciato l’allarme di una grave carenza di manodopera in questo momento.

La presidente dell’associazione Regina De Albertis ha messo in evidenza che in dieci anni, tra il 2008 e il 2018 sono usciti dal settore circa 600.000 addetti e oggi abbiamo un’esigenza di lavoro maggiore e grande difficoltà a recuperare questo personale».

Le opere di costruzione vincolate al Pnrr procedono a una velocità «più che doppia rispetto alle altre misure del piano», ha evidenziato ancora la presidente De Albertis, spiegando che «sono circa al 9%, mentre le altre misure del piano sono al 3%». «Il 70% dei ritardi nei cantieri si concentra prima delle gare», ha sottolineato, aggiungendo: «Il Pnrr ci consente di guardare al Paese che lasceremo ai nostri figli, di avviare un percorso di risanamento e di ricucitura del territorio per renderlo resiliente ai cambiamenti climatici e alle calamità che sono ormai fatti quotidiani. È un’occasione che non possiamo e non dobbiamo perdere».

Il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, si è detto «preoccupato» per i ritardi del Pnrr perché «ha un termine al 2026, data che non ci sposta nessuno». «Qualsiasi tipo di ritardo poi ci impone di dover correre oppure di dover perdere alcune partite. Mi auguro che in caso ci siano ritardi vengano presto assorbiti. Sulla terza e la quarta rata comunque il grosso da parte dell’Unione europea è stato sbloccato, adesso sta a noi e agli enti locali procedere», ha commentato.

Il ceo di Webuild, Pietro Salini: «Abbiamo 31 cantieri, dove lavorano 18.000 persone e contiamo di assumerne altre 10.000 nei prossimi 3 anni». Per il governatore della Lombardia Attilio Fontana «le risorse che ci sono state assegnate con il Pnrr, che sono grosso modo sulle case di comunità e sull’housing sociale, oltre che qualcosa sui trasporti, o sono in fase di arrivo o sono arrivate. Tutto nell’assoluto rispetto dei tempi». Fontana ha commentato il condono edilizio proposto dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Sulla base di quello che ho letto mi sembra un’idea abbastanza positiva».

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