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Il Ministro Pichetto Fratin blocca le centrali a olio combustibile

Le centrali italiane che producono energia elettrica e che ancora funzionano con olio combustibile e carbone dovranno essere rimodulate, portando al minimo quelle a carbone.

Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ha richiesto a Terna, ad Arera e al Gestore servizi energetici la rimodulazione della produzione di energia elettrica da carbone, da olio combustibile, a bioliquidi sostenibili e biomasse solide chiedendo anche il blocco della centrale a carbone di Monfalcone.

Il Ministero dell’Ambiente ha preso questa decisione con la fine dell’emergenza sulle forniture del gas, che aveva portato all’utilizzo di olio combustibile e all’aumento dell’uso del carbone per la produzione elettrica.

Il ministro Pichetto Fratin dichiara: «Fermiamo le centrali a olio combustibile e teniamo in moto, al minimo, quelle a carbone, al fine di garantire sempre la sicurezza energetica nazionale». Inoltre «Le politiche di diversificazione ci hanno consentito di raggiungere in anticipo l’obiettivo di risparmiare 700 milioni di metri cubi di gas entro il 30 settembre del 2023». Gli stoccaggi di gas sono all’82% già a fine giugno e la maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili ha consentito «di attivare queste nuove disposizioni che riescono a tenere insieme due dei grandi obiettivi: velocizzare la decarbonizzazione garantendo la sicurezza energetica del nostro Paese».