Matteo Salvini chiederà un cofinanziamento Ue Confermate per le anticipazioni. Nella legge di Bilancio è prevista anche la riattivazione della società pubblica Stretto di Messina Spa, attualmente in liquidazione dopo l’archiviazione del novembre 2012, della iniziativa del governo Berlusconi di realizzare la grande opera.
Questa è la legislatura che ha l’ambizione di posare la prima pietra e avviare questi lavori che non interessano solo Messina e Reggio Calabria ma l’intera Europa, tant’è che il 5 dicembre a Bruxelles alla riunione dei ministri dei trasporti Salvini chiederà che questa infrastruttura strategica abbia un cofinanziamento europeo».
Il progetto era già arrivato a un passo dal cantiere dopo la maxi gara lanciata nel 2003 e vinta dal consorzio Eurolink. Con una procedura assolutamente inedita, l’aggiudicazione è stata cancellata con un decreto legge (187/2012), aprendo un contenzioso con l’aggiudicatario, non ancora risolto.
Quindi esiste un progetto originario di Eurolink a campata unica, ma anche altre ipotesi, elaborate da un apposito comitato tecnico del ministero delle Infrastrutture, a cominciare da una diversa tipologia di ponte, che il comitato indica come preferibile, a tre campate invece di quello a campata unica.
Citando nei giorni scorsi il dibattito sull’opzione tra la ripresa del vecchio progetto e la partenza con una nuova gara, Salvini – nel citato convegno sul Ponte di Messina – si era detto «assolutamente ateo e laico: a me interessa la realizzazione di questa infrastruttura», riconoscendo che l’operazione, «tecnicamente non sarà semplice: va rivisto il piano economico-finanziario e va aggiornato il progetto».