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Sperimentazione per auto elettriche che si ricaricano in corsa. Test sulla Brebemi con tecnologia DWPT

Un veicolo elettrico Può essere alimentato di energia in corsa, annullando i tempi di ricarica riducendo al contempo il numero di colonnine di ricarica sulle strade.

La sperimentazione nasce della partnership fra Brebemi e un pool di società fra cui Abb, Stellantis, Fiamm e Tim, ha avuto inizio su un anello di asfalto di un chilometro elettrificato con una potenza di 1 MegaWatt realizzato a Chiari, in prossimità dell’autostrada A35, ed è stato battezzato «Arena del futuro».

La tecnologia DWPT, che sta per Dynamic Wireless Power Transfer, permette ai veicoli elettrici di ricaricarsi viaggiando su corsie cablate grazie a un sistema di spire posizionate sotto l’asfalto che trasferiscono l’energia alle batterie dei mezzi attraverso induzione magnetica. Anne-Lise Richard, responsabile per Stellantis della e-Mobility Business Unit a livello globale, afferma «si tratta di una soluzione d’avanguardia per dare una risposta concreta a entrambi i temi di autonomia e ricarica che preoccupano i clienti». «Delle tre ipotesi di elettrificazione che erano state messe sul tavolo — ricorda il presidente di Brebemi Francesco Bettoni —, il Politecnico ha scelto l’induzione dinamica perché si tratta di una tecnologia più flessibile e sostenibile (gli altri due sistemi si basavano su una linea elettrica simile a quella ferroviaria, e quindi aerea, o a quella metropolitana, dunque sotterranea, ma implicavano la presenza di un pantografo sui mezzi, escludendo in partenza il traffico privato a favore di quello commerciale pesante, ndr). I test dimostrano, con risultati concreti, che l’induzione magneto-dinamica rappresenterà un grande acceleratore per la transizione verso la mobilità verde» conclude Bettoni.

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