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Sicurezza stradale: puntare su auto connesse e guida autonoma

Photo credit: Le Strade dell’Informazione

(Come riportato in una nota de “Le Strade dell’Informazione”)

Le soluzioni per raggiungere il “rischio zero”.

Una ricognizione sullo stato dell’arte delle tecnologie automobilistiche per migliorare la sicurezza stradale. La traccia il giornalista Vincenzo Borgomeo sull’articolo “Prove tecniche dell’auto a rischio zero” pubblicato sul supplemento RMotore di Repubblica.

Nel suo excursus storico, il giornalista ripercorre le tappe che hanno portato ad un deciso miglioramento degli standard di sicurezza. Quando l’elettronica era ancora pura avanguardia a bordo si puntava tutto sulla meccanica, ovvero cinture di sicurezza, airbag, scocche rinforzate, parabrezza stratificati e cruscotti imbottiti.

Il punto di svolta fu rappresentato poi dall’Abs grazie a cui era possibile frenare e sterzare allo stesso tempo, cui seguì l’Esp, il controllo elettronico di stabilità. Quindi si iniziavano a intraprendere i primi passi dell’auto a guida autonoma, ovvero cercare di trasferire molte funzionalità che prima erano compito del pilota al volante, direttamente alla vettura.

Una svolta rilevante, perché come ricorda Borgomeo, ad esempio il sistema anti tamponamento che, da optional è passato ad essere obbligatorio per le nuove auto, ha ridotto secondo i dati della Fondazione Filippo Caracciolo di Aci in collaborazione con il Politecnico di Torino, del 45% le collisioni.

L’utilità di queste tecnologie è anche acclarata dalla Commissione Europea, secondo cui questi sistemi di assistenza alla guida potranno prevenire circa 25000 morti e 140000 feriti sulle strade europee tra il 2022 ed il 2038.

Il giornalista evidenzia però come il nodo cruciale sia rappresentato dall’aggiornamento in senso tecnologico delle automobili e del conseguente svecchiamento del parco circolante. Quindi puntare su connessioni veloci, in modo che uno scambio globale di informazioni fra i veicoli renda di fatto pari a zero il numero degli urti e dei possibili pericoli derivanti dal traffico.

Lo sforzo deve essere volto ad incentivare gli utenti a cambiare vettura in favore di nuove auto dotate di sistemi di assistenza alla guida. Ma per far questo sono necessari da parte delle istituzioni importanti contributi da erogare per sostenere questo cambiamento.