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La Borsa scommette sui Benetton (e sulla scelta di non togliere loro le concessioni autostradali)

(come riportato su Politica e Territorio)

Gli investitori in Borsa sembrano più che convinti che la revoca delle concessioni autostradali nei confronti di Aspi, società controllata dal gruppo Atlantia che fa capo alla famiglia Benetton, non ci sarà. E sull’ onda di questa “convinzione” è scattata la corsa all’acquisto, con il titolo ha fatto registrare un balzo in avanti di quasi il 5 per cento, arrivando a quota 22,03 euro ad azione, uno dei massimi annui.

Una corsa al rialzo che ha “viaggiato” di pari passo con le notizie di una più che probabile cancellazione dell’eventuale revoca delle concessioni autostradali, scenario diventato più concreto dopo le elezioni regionali dell’Emilia, con un rafforzamento della posizione del Pd all’interno dell’esecutivo.

Posizione “favorevole” alla società del Gruppo Benetton, presa innanzitutto, secondo quanto scritto dal quotidiano Il Messaggero, dal ministro del Tesoro Gualtieri, contrario alla revoca per evitare una battaglia legale rischiosa e intenzionato invece a convincere Autostrade ad apportare un taglio del 5 per cento delle tariffe autostradali da spalmare negli anni, con un impatto fra i tre e i quattro miliardi di euro.

“Dopo mesi che abbiamo parlato di revoca, di commissariamento per togliere ad Aspi il ‘pallino’ della situazione, vorrei proprio vedere come si fa a decidere per una maxi-multa; mi sembrerebbe banale: per usare un’analogia stradale, sarebbe come se a chi commette un omicidio stradale venisse tolta la patente”.

Ad affermarlo è Giancarlo Cancelleri, esponente del Movimento 5 Stelle e vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, commentando il “caso concessioni autostradali”, e le notizie, sempre più insistenti, di una possibile retromarcia del governo sulla loro revoca ad Aspi, del Gruppo Atlantia della famiglia Benetton, dopo il crollo dei grillini al voto in Emilia e in Calabria.

“Come M5S spingiamo per la revoca della concessione, ma la convinzione in politica conta poco. Il governo è ancora seduto al tavolo e nessuna decisione è ancora stata presa”, ha aggiunto Cancellieri ai microfoni di Radio 24, sottolineando che “la discussione nel governo è ‘revoca si o revoca no, e non altro” e che la soluzione non potrà essere una maxi-multa.