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Amazon, oltre ai droni anche le driverless cars

Amazon sempre più interessata alle driverless cars. Lo conferma l’acquisizione di Zoox, una start up californiana di robotaxi. Lo scorso anno ha finanziato la start up Aurora, impegnata in questo specifico settore tecnologico.

Per Zoox ha sborsato (si dice) 1,2 milioni di dollari, un importo che dà la misura di quanto il gigante dell’e-commerce punti, in prospettiva, sull’utilizzo dei veicoli a guida autonoma.

La start up progetta la realizzazione di mezzi destinati ai servizi di trasporto di persone in modalità autonoma, a zero emissioni, attraverso l’utilizzo di una piattaforma software.

Il suo servizio di taxi completamente autosufficienti, annunciato per 2020, è slittato a causa dell’emergenza sanitaria. La società di Jeff Bezos, oltre ai droni, quindi, conta di recapitarci i pacchi pure con le self driving cars: macchine intelligenti e, ovviamente, con una capienza maggiore.

In Germania, nel frattempo, si lavora alla definizione di una normativa che regolamenti l’utilizzo di quelle di “Livello 4”. Sono quelle a guida autonoma “in determinate condizioni”.

L’obiettivo, a quanto pare, è arrivare a omologare i primi robotaxi per consentirgli di percorrere strade aperte al pubblico in ambiti definiti.

Il “Livello 5”, l’ultimo, lo ricordiamo, è quello dell’auto autonoma in tutte le condizioni. Si sale a bordo e si deve soltanto comunicare ai sistemi di bordo l’indirizzo di destinazione. Al resto ci pensa il veicolo.