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Treviglio, monopattino veloce e senza assicurazione: 900 euro di multa

(come riportato da Pietro Tosca su Il Corriere della Sera)

Decreto Toninelli ancora inapplicato, interviene la polizia locale

Sfrecciava nel centro storico di Treviglio tra i pedoni, su un monopattino elettrico. Inseguito dalla polizia locale, martedì mattina, ha rimediato una maxi multa, quasi 900 euro.

Il caso, che riguarda un ragazzo di 25 anni, è il primo nella città della Bassa, forse anche in tutta la provincia, e apre la discussione sui miniveicoli elettrici che spuntano sempre più spesso sulle strade.

Ma hanno il diritto di circolare? E come? «Questi veicoli assicurano una micromobilità elettrica che può essere utile per decongestionare i centri urbani — spiega il comandante della polizia locale di Treviglio Antonio Nocera — ma al momento siamo in un vuoto legislativo. Il codice della strada (approvato nel 1992) non li prevede.

Rientrano genericamente nella categoria degli “acceleratori di andatura” menzionati all’articolo 190, in cui si specifica in commi distinti che non possono circolare sulle strade e dove ci siano pedoni. Rispetto al passato però ora raggiungono velocità di tutto rispetto e possono creare pericoli».

L’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha provato a mettere una toppa, con un decreto legge entrato in vigore il 27 luglio.

Il decreto consente ai comuni una sperimentazione, fissando però delle regole, per esempio una velocità massima di 20 chilometri l’ora, e nelle aree pedonali sei chilometri l’ora.

Inoltre, i monopattini devono essere dotati di segnalatori acustici e luminosi e possono essere utilizzati solo da maggiorenni o da minorenni provvisti del patentino per scooter. I Comuni devono dotarsi di un regolamento, per fare in modo che gli apparecchi per la micromobilità elettrica possano circolare in zone pedonali e su piste ciclabili, ma con apposita segnaletica.

Il provvedimento comporta costi non indifferenti per i Comuni, soprattutto i più piccoli. Sono ben pochi i centri che hanno intrapreso la sperimentazione, tra loro Milano e Torino.

Treviglio al momento sta ancora valutando la norma e la contravvenzione staccata martedì non va interpretata come una dichiarazione di guerra ai monopattini elettrici, ma come un intervento specifico per prevenire una situazione di pericolo.

Sembra che già nei giorni precedenti al venticinquenne fosse stato chiesto un utilizzo più responsabile del monopattino, limitando la velocità soprattutto nel centro storico.

Così martedì, quando un agente se l’è visto sfrecciare davanti ancora una volta, ha allertato la pattuglia che controlla la circonvallazione.

Il monopattino è stato raggiunto in via Mazzini. Al conducente sono state contestate la circolazione con un acceleratore di velocità non consentito dal codice della strada, 26 euro, e soprattutto la mancata immatricolazione, dopo aver verificato che la potenza del veicolo consentiva di superare i 30 chilometri orari (su questo punto sarà segnalato alla prefettura, che potrà far partire un altro verbale).

Il riconoscimento del monopattino come veicolo, però, comporta anche la necessità di un’assicurazione, che non c’è: è scattata così una multa per altri 868 euro, oltre al sequestro del mezzo.