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Roma capitale e i proventi contravvenzionali

Fissiamo alcuni punti relativamente all’art. 208 del Codice della Strada

Proventi contravvenzionali

Nel corso dell’ultima sua assemblea del 4 Aprile u.s., la Consulta per la Sicurezza Stradale di Roma Capitale ha dato vita a cinque gruppi di lavoro che la impegneranno nel prossimo triennio. Tra di essi vi è quello relativo alla “Destinazione dei proventi contravvenzionali, ex art. 208 del Codice della Strada”.

Si tratta di un’iniziativa romana ma, riguardando la Capitale d’Italia, ritengo possa essere di un qualche rilievo complessivo. Il tema della destinazione – e ancor prima della “emersione” di tale rilevantissimo importo – è da tempo dibattuto e dovrebbe tuttavia essere oggetto di ulteriore attenzione propositiva, riflessione e controllo.

Punti patente
1.

Questi sono, infatti, i propositi del gruppo di lavoro ad hoc da me coordinato, nell’ambito della Consulta presieduta da Roberto Pallottini, e composta come di seguito:

  • A.I.F.I.L. Associazione Italiana Fabbricanti Insegne Luminose;
  • ACI – Automobil Club Italia;
  • ADP – Associazione Diritti Pedoni;
  • AISES – Associazione italiana Segnaletica e Sicurezza;
  • Ass.ne Tavolo Qualità Municipio II;
  • Associazione Amba Aradam – Monti – Celio;
  • ASSOVERDE – Associazione Italiana Costruttori del Verde;
  • Comitato di Zona via Vincenzo Tieri (Comitato Viviamo la Cerquetta);
  • Farerete Di Coste Francesco VP;
  • FINCO;
  • Farese Rosapia;
  • FNP Cisl Roma Capitale;
  • Roma Capitale – Municipio XI (Assessore alla Mobilità);
  • UN.I.O.N. – Unione Italiana Organismi Notificati e Abilitati;
  • Università Roma Tre;
  • Vivinstrada APS – Alfredo Giordani e Giuseppina Piantadosi.

Il tema è delicato e, proprio di recente, è stato tra l’altro oggetto di alcune interrogazioni con richiesta di chiarimenti in merito all’applicazione delle disposizioni relative all’utilizzo da parte degli Enti locali di tali proventi derivanti dalle sanzioni per violazioni del Codice della Strada, come quella effettuata dall’On. Simone Baldelli.

In esito a quest’ultima, abbiamo appreso che gli uffici del MIMS – in applicazione dell’art. 4 del Decreto Ministeriale 30 Dicembre 2019 -, hanno avviato l’attività di monitoraggio delle relazioni relative ai proventi incassati nell’anno 2019, con controlli a campione per verificare che l’utilizzo di detti proventi sia conforme alle finalità previste dal Codice della Strada.

Regolazione del traffico cittadino
2. Regolazione del traffico cittadino

Si tratta di una verifica quanto mai opportuna, tanto è vero che sono state inviate diverse lettere di richiesta di chiarimenti agli Enti controllati: sono infatti risultate regolari 17 relazioni, mentre sulle restanti 22 sono in corso approfondimenti istruttori. Ed è solo una parte del totale.

L’art. 142 del Codice della Strada (Decreto Legislativo 30 Aprile 1992, n° 285 e ss.mm.) 1 prevede infatti che gli Enti locali siano obbligati a trasmettere – entro il 31 Maggio di ogni anno in via telematica e tramite l’apposito portale del Ministero dell’Interno – una relazione in cui siano indicati, con riferimento all’anno precedente, l’ammontare complessivo dei proventi di propria spettanza derivanti dall’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità.


1 “12-ter. Gli Enti di cui al comma 12-bis destinano le somme derivanti dall’attribuzione delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie di cui al medesimo comma alla realizzazione di interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, ivi comprese la segnaletica e le barriere, e dei relativi impianti, nonché al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, ivi comprese le spese relative al Personale, nel rispetto della normativa vigente relativa al contenimento delle spese in materia di pubblico impiego e al patto di stabilità interno. (99)”.


Questo, attraverso l’impiego di apparecchi di sistemi di rilevamento della velocità, ovvero attraverso l’utilizzazione di dispositivi o di mezzi tecnici di controllo a distanza, nonché gli interventi realizzati a valere su tali risorse con la specificazione degli oneri sostenuti per ciascun intervento.

Entro 30 giorni dalla trasmissione al sopra menzionato Ministero, ciascun Ente locale deve provvedere alla pubblicazione della relazione inviata in un’apposita sezione del proprio sito Internet istituzionale (e provate a verificare quanti Comuni lo fanno!).

Le entrate da proventi contravvenzionali
3. Le entrate da proventi contravvenzionali

A decorrere dal 1 ° Luglio 2022, il Ministero dell’Interno provvede inoltre a pubblicare, in un’apposita sezione del proprio sito Internet istituzionale, le relazioni pervenute entro 60 giorni dalla loro ricezione. La domanda è: il MIMS è puntuale in questo adempimento e quante Amministrazioni trasmetteranno tale relazione?

A tale riguardo, già a partire da Aprile scorso, attraverso il link https://finanzalocale.interno.gov.it/banchedati.html, accedendo alla voce “Consulta le banche dati – Rendiconto proventi violazioni Codice della Strada” e compilando l’apposito modulo informatico, è possibile visualizzare le relazioni trasmesse dai Comuni relativamente alla rendicontazione dei proventi 2021 che, al momento, è ancora in corso.

Qualora l’Ente non trasmetta la sopra menzionata relazione, ovvero utilizzi i proventi in modo difforme da quanto previsto dal Codice della Strada, la percentuale dei proventi spettanti è ridotta del 90% per ciascun anno per il quale sia riscontrata una delle predette inadempienze che, occorre ricordare, rilevano ai fini della responsabilità disciplinare per danno erariale e devono essere segnalate al procuratore regionale della Corte dei Conti.

Con specifico riguardo alle modalità attuative della decurtazione prevista in caso di inosservanza di tali obblighi, ai fini della responsabilità disciplinare per danno erariale gli Uffici dei Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili hanno provveduto a effettuare alle Procure Regionali della Corte dei Conti competenti per territorio la segnalazione di tutti gli Enti inadempienti all’obbligo di rendicontazione dei proventi relativi agli anni 2019 e 2020.

I proventi e le spese
4. La destinazione dei proventi

La domanda che viene spontanea è semplice ed è stata giustamente evidenziata dall’interrogante: “Se un cittadino passa col rosso gli arriva una multa, mentre quando le Amministrazioni non rispettano lo stesso Codice della Strada c’è la segnalazione, si apre la procedura per danno erariale e per responsabilità disciplinare magari a un Dirigente, ma materialmente quello che c’è scritto nel Codice della Strada – cioè il fatto che gli si vada a togliere il 90% degli introiti delle sanzioni – è una sanzione che fino adesso non è stata applicata”.

Dopo questa premessa di ordine generale veniamo a Roma Capitale che, per ruolo e per dimensione, è sicuramente (deve essere) di testimonianza, senza contare che stiamo parlando di una massa monetaria che si avvicina ai 300 milioni di Euro.

Per l’anno 2022 non risulta sia ancora emessa la Delibera al momento in cui scriviamo; l’abbiamo infatti richiesta senza esito.

Dobbiamo quindi riferirci alla Giunta Capitolina del 21/22 Dicembre 2020 che ha emesso la Deliberazione n° 329 recante “Determinazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 208 comma 4-5 e 5bis) del Decreto Legislativo 30 Aprile 1992 n° 285 (nuovo Codice della Strada) e successive modifiche e integrazioni delle quote dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie alle violazioni previste dal Codice della Strada da destinare alle finalità previste dallo stesso art. 208, e determinazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 142 (comma 12 bis e 12 ter) del D.Lgs. 285/1992 dei proventi derivanti dall’accertamento dei limiti massimi di velocità attraverso l’impiego di dispositivi o mezzi tecnici di rilevamento. Anno 2021”.

Multe
5.

Da tale Deliberazione “preleviamo” le due tabelle più significative (Figure 3 e 4 sopra) che riportano, rispettivamente, gli introiti complessivi di tali proventi e la loro destinazione.

E qui mi fermo in questa prima puntata e rimando a un prossimo incisivo articolo, magari scritto a più mani insieme a qualche altro membro del gruppo.

Appare infatti evidente che molte e diversificate sono le considerazioni rilevanti da effettuare in merito a queste cifre.

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