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L’andamento nel medio periodo (2008-2017) è generalmente decrescente, ma nel 2017 i limiti previsti dalla normativa non sono stati rispettati in gran parte del territorio nazionale.
Sforati in gran parte del territorio italiano i limiti giornalieri di PM10 previsti, in particolare nelle regioni del bacino padano (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e in Campania.
E’ quanto si legge nel rapporto annuale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), formato dalle Arpa regionali e dall’Ispra, presentato stamani a Roma relativo ai dati 2017.
L’andamento delle concentrazioni del particolato PM10 nel medio periodo (2008-2017) è generalmente decrescente, si legge nel rapporto, tuttavia nel 2017 i limiti previsti dalla normativa non sono stati rispettati in gran parte del territorio nazionale e l’obiettivo di raggiungere i livelli raccomandati dall’Oms appare lontano”.
I superamenti interessano anche, con frequenza e diffusione minore, il Friuli (Pianura, Pordenone e Provincia), la Toscana (provincia di Lucca e di Pistoia), il Lazio (Valle del Sacco) e l’Umbria (Conca Ternana).
In questi casi gli sforamenti sono per lo più limitati a specifiche aree, dove esistono localmente fonti emissive significative e condizioni meteorologiche che favoriscono l’accumulo degli inquinanti.