Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Riapre tratto di A26 a Genova. Ma è allarme per la Liguria ancora isolata

Photo credit: ANSA

(come riportato da Rai News)

Toti: “Siamo in guerra”

Dalle 10.30 la riapertura, una corsia per senso di marcia. Ma lo stop per i viadotti sotto inchiesta deciso dalla procura di Genova in concomitanza con il crollo dell’autostrada a Savona mette in ginocchio l’economia della Liguria e di tutta l’Italia nordoccidentale. Dopodomani potrebbe riaprire anche la A6.

I primi controlli sono già partiti la notte scorsa, altri inizieranno nelle prossime ore. Intanto la Liguria, a poco più di un anno dal crollo del ponte Morandi, fa i conti ancora una volta con l’emergenza e l’isolamento, stretta a ponente tra il tratto di A6 nel savonese chiuso per il crollo del viadotto Madonna del Monte e al centro da ieri notte anche dalla chiusura di una porzione di A26.

Riaperta A26, una corsia per senso di marcia

E’ ripartita la circolazione sulla A26 nella tratta chiusa ieri sera. Su richiesta della ministra De Micheli la viabilità del tratto autostradale A26 è stata riaperta alle ore 10.30, una corsia per ogni senso di marcia.

La decisione è stata presa durante la riunione tra la ministra e i vertici Aspi ancora in corso, convocata d’urgenza ieri sera. Nel corso della notte, la Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia ha realizzato uno scambio di carreggiata tale da garantire una corsia di scorrimento per senso di marcia.

L’assetto predisposto consentirà comunque l’adozione delle verifiche tecniche sulle opere, così come pianificato già ieri.

 Procura, rilevato grave stato di degrado

“I nostri consulenti hanno rilevato ieri un grave stato di degrado che consisteva in una mancanza di cemento che imponeva un controllo sicurezza immediato per pericolo di rovina”.

Lo ha detto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi a proposito della chiusura della A26 in prossimità dei ponti Fado e Pecetti. “Per fare un esempio – ha continuato Cozzi – era come se in un balcone la soletta sottostante fosse completamente sgretolata e la parte sana solo quella piastrellata. Bisognerà vedere, con le indagini, se quanto successo prima era una filosofia generale, quella degli omessi controlli, oppure se si sia trattato di episodi singoli.

Quello che è successo prima non deve più succedere” ha proseguito Cozzi. “L’impressione che abbiamo avuto, nei mesi scorsi, è quella di una sottovalutazione dello stato delle infrastrutture. Una cosa che non deve più succedere” ha aggiunto.

Poi sulla decisione di chiudere l’autostrada ha precisato: “Deve essere chiara una cosa: noi non abbiamo preso un provvedimento avventato, ma è stato un provvedimento tempestivo che non poteva essere procrastinato. Non è stata una decisione avventata. Ho seguito le operazioni tutta la notte”.

Aspi: più veloci sul piano degli interventi

L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi è stato ricevuto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Nel corso dell’incontro, il vertice di Autostrade ha illustrato al ministro le modalità tecniche individuate per riaprire al traffico l’autostrada A26. La società si è impegnata con il Ministro a fare tutto quanto possibile per evitare impatti di circolazione sulla città di Genova e ha manifestato l’intenzione di accelerare ulteriormente il piano nazionale di interventi sulla rete.

Bucci, a Genova trasporto pubblico gratis

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha disposto l’utilizzo gratuito dell’intera rete urbana di trasporto pubblico Amt (metropolitana, autobus, ascensori e funicolari, navebus, con la sola eccezione del servizio commerciale volabus) da stamani fino alla cessazione dell’emergenza per la chiusura dell’A26. La frequenza dei mezzi pubblici sarà intensificata in tutta la città per scongiurare il rischio di una paralisi del traffico.

Toti: “Siamo in guerra”

“Siamo in guerra, in emergenza, siamo a Stalingrado. Il governo si deve far carico, da oggi e fino al ripristino delle condizioni di normale vivibilità di tutto quello che accade: trasporti, come per il Morandi, terminal portuali, di tutto perché siamo in una vera situazione di emergenza”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, al termine del vertice in tarda serata.

“Voglio una task force, voglio un tavolo che si riunisca a Genova, voglio ministri che vengano a Genova, stanziamenti straordinari di miliardi per questa regione e uno scudo legislativo che ci consenta di agire e tranquillizzare i cittadini ma soprattutto mettere in sicurezza l’asset più importante della logistica di questo Paese cioè i 4 porti della Liguria.

E lo voglio oggi pomeriggio” ha poi proseguito Toti. “Il Paese non può reggere questa situazione” Aggiungendo che “le istituzioni locali si rimboccheranno le maniche. Ci aspettiamo di avere notizie dal governo nelle prossime ore con interventi di emergenza, utilizzando ad esempio il genio militare. Non possiamo reggere questa situazione oltre una settimana. E non può reggerla il Paese”.

Un danno che si stima incalcolabile per tutta la Regione ma che si potrebbe estendere oltre i confini della Liguria investendo “l’economia intera del Nord Ovest che dipende dai nostri porti, per giunta nel periodo di punta in vista del Natale – sottolinea Toti – Non c’è categoria che oggi non sia esclusa da un danno straordinario”. Il presidente della Regione ha poi aggiunto: “Ho chiesto al Mit e ai concessionari di avere tutti i caselli gratis sulla rete autostradale ligure fino al termine dell’emergenza”.

Viadotto nell’inchiesta sui falsi report Il viadotto Pecetti in particolare era tra quelli finiti sotto la lente nell’ambito dell’inchiesta sui cosiddetti falsi report, nata dopo le indagini sul crollo del ponte Morandi sullo stato di salute dei ponti. “E’ una serata difficile, quasi come la serata del Ponte Morandi – ha aggiunto Toti – al netto che per fortuna non c’è nessuna vittima. E’ bene che tutti abbiano consapevolezza che la Liguria che è isolata”.

L’autorità portuale: “In questa situazione non reggiamo più di una settimana”

La preoccupazione per il porto e il trasporto merci è tangibile in una città dove partono e arrivano oltre 4mila tir al giorno. “In queste condizioni non può resistere più di una settimana – ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Paolo Emilio Signorini – Tutto il Nord Italia produttivo dipende da noi e siamo alla vigilia di Natale. Non sappiamo quanto durerà la chiusura, attendo risposte”.

 Buffagni, chi mette a rischio la sicurezza è criminale

“Quello che è grave sui viadotti che una società privata, dopo i disastri che ha fatto l’anno scorsoin cui sono morte 43 vittime, evidentemente è nelle stesse condizioni. Se la procura è intervenuta evidenziando questi report falsi è una gravità impressionante perché chi mette a repentaglio la sicurezza degli italiani è un criminale”. Così il vice ministro dello sviluppo Stefano Buffagni sulla situazione dei viadotti.

“Noi continueremo la nostra battaglia contro Autostrade”, ha aggiunto, sottolineando che “ciò che sta emergendo è gravissimo”. Pd e M5s, rivedere concessione A26 Pd e M5s chiedono di rivedere la concessione di Aspi della tratta autostradale A26, dopo il crollo del viadotto. La questione viene formalmente sollevata in Aula della Camera, ad inizio seduta. “Il Nord ovest e la Liguria hanno dovuto patire un altro colpo durissimo”, ha detto Franco Vazio del Pd, secondo il quale “è doveroso domandarsi quali controlli e manutenzioni sono stati fatti”. Stessa richiesta giunta da Alberto Zolezzi (M5s): “Se non sono in grado di gestire bisogna rimettere a gara le concessioni”.

Zingaretti, piano straordinario per la Liguria

Un piano straordinario per la Liguria, sul dissesto idrogeologico e sulle infrastrutture, che poniamo come una questione nazionale. Facciamolo subito, a partire dagli 11 miliardi che abbiamo voluto in manovra per interventi legati alla tutela ambientale”.

Lo propone il segretario del Pd Nicola Zingaretti. In primo luogo, sottolinea, c’è “la gestione dell’emergenza” ma da subito bisogna mettersi al lavoro “per Genova e per la Liguria” sulle infrastrutture e il dissesto idrogeologico.

Torna allerta arancione per piogge

In Liguria torna da domani l’allerta meteo per piogge diffuse e temporali ed è di colore arancione nel Centro Levante lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese e nell’entroterra di Centro Ponente a partire dalle 8.

Nel Centro Levante lungo la costa l’allerta arancione è in vigore fino alle 18, mentre nell’entroterra di Centro Ponente è fino alle 15, per diventare gialla fino alle 18. Su tutta la regione è comunque allerta gialla a partire dalle 3. Nel Ponente per bacini piccoli e medi è in vigore fino alle 15. Nell’entroterra di Centro Ponente su bacini piccoli e medi l’allerta torna gialla alle 15 fino alle 18 (per i bacini grandi dalle 6 alle 15).

A6, possibile riapertura dopodomani

Potrebbe riaprire dopodomani a senso unico alternato sulla carreggiata verso mare la autostrada A6, chiusa da domenica tra Savona e Altare per il crollo del viadotto Madonna del Monte.

Lo hanno comunicato questa mattina i vertici di Autofiori al Prefetto di Savona Antonio Cananà e al presidente della provincia Pierangelo Olivieri, dopo un vertice in Prefettura. A rendere incerti i tempi, il meteo e la nuova allerta arancione di domani.

Nel frattempo è confermata ufficialmente l’assenza di vittime sotto la frana. Nel frattempo nel savonese questa mattina all’alba ha riaperto a senso unico alternato la SP29 del Colle di Cadibona tra Savona e Altare, interrotta da una frana.

Proseguono i lavori per permettere l’apertura di entrambe le carreggiate ma anche in questo caso l’incognita è legata alle previsioni meteo per domani.

 Gdf in sede Spea per acquisire documenti viadotti

Gli uomini del primo gruppo della guardia di finanza sono stati oggi nella sede di Spea di Genova per acquisire i documenti e i report sui viadotti Fado e Pecetti, in A26, parzialmente chiusi ieri sera dopo che i consulenti della procura avevano rilevato gravi ammaloramenti.

La finanza ha preso documenti cartacei e su file per ricostruire le modalità con cui i report venivano eseguiti e come mai i voti erano sempre stati più bassi rispetto a quelli poi realmente riscontrati.

Toti: individuato il Rina come advisor per controlli

“Con il Comune di Genova abbiamo individuato il Rina quale advisor indipendente, chiedendo ad Aspi e al governo di essere parte del sistema dei controlli che oggi vede escluse per legge le istituzioni locali”.

Lo ha detto il governatore ligure, Giovanni Toti, dopo la riunione con sindacati e categorie produttive della città e della Regione a seguito delle criticità legate al maltempo e anche alle modifiche alla rete autostradale dovuta a crolli (in A6) o accertamenti sulla sicurezza di alcuni viadotti (A26).

“Al contrario, riteniamo di dover essere coinvolti per dissipare quella coltre di incertezza e dubbi che da ieri sera aleggia su tutti i cittadini liguri – ha spiegato Toti – Per questo abbiamo chiesto che il Rina possa acquisire tutta la documentazione prodotta dal crollo di ponte Morandi fino ad oggi e che possa accedere ai cantieri, per rapportarsi direttamente con le istituzioni locali in modo che Regione e Comune possano esprimersi e fornire ai cittadini una voce univoca e chiara della situazione.

Questo era anche nel nostro progetto di autonomia differenziata – ha sottolineato il governatore – può essere un primo passo per tranquillizzare i cittadini che ogni giorno devono percorrere le nostre autostrade. Inoltre, abbiamo chiesto ai concessionari di rendere l’intera tratta genovese libera da pedaggi con l’apertura dei caselli”.

Regione Liguria: dal 5 piano straordinario ferroviario

“Insieme al ministro, all’assessore del Piemonte e a Trenitalia stiamo lavorando ad un piano straordinario che determinerà un significativo aumento dei treni passeggeri sulle tratte regionali e interregionali, ragionando anche con i cluster portuali per il traffico merci”.

Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, al termine dell’incontro di questa sera con le organizzazioni sindacali e con le associazioni datoriali, le categorie economiche e produttive per fare il punto sui danni provocati dal maltempo, sulle modifiche alla viabilità autostradale e ordinaria e i conseguenti effetti sul tessuto economico genovese e ligure.

L’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino, ha invece spiegato che “questo piano straordinario partire dal 5 dicembre, perchè richiede il trasferimento in Liguria di ulteriori uomini e mezzi per poterlo attuare.

Nel frattempo, da giovedì 28 novembre saranno disponibili 1500 posti in più sui treni delle linee Genova-Acqui (800 posti aggiuntivi) e sul nodo genovese (700 posti aggiuntivi) con un impegno regionale e treni più capienti.