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Dal 4 marzo parte il ‘mese della mobilità dolce’

Domenica 4 marzo, oltre a essere la data in cui si voterà per le elezioni politiche e, nel Lazio e in Lombardia, anche per quelle regionali, sarà, come sempre accade a livello globale, una giornata naturalmente ricca in ogni modo pure di altri eventi a vario titolo interessanti, significativi e importanti, per la cittadinanza e la collettività.

Proprio il 4 marzo, per esempio, sarà infatti il giorno nel quale prenderà il via la nuova edizione, quella per l’anno 2018, del ‘mese della mobilità dolce’, organizzato da Co.Mo.Do (Cooperazione per la Mobilità Dolce, ossia quella mobilità che, essendo per propria natura non motorizzata – pedonale, ciclabile – possiede al massimo i requisiti di sostenibilità e concorre a favorire lo sviluppo di nuove forme ricreative di turismo volte alla riscoperta di risorse naturalistiche e storico-culturali presenti sul territorio) con la collaborazione della Fondazione FS, per promuovere appunto la valorizzazione di itinerari lungo sistemi storici, ambientali e culturali, del valore e degli obiettivi raggiunti con il brandidentity “Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate”, della valorizzazione e conservazione dei Paesaggi e beni culturali basati su Reti di Greenway, Sentieri e Cammini, di #Spostiamocileggeri, #spostiamocitutti.

L’iniziativa nasce dalla constatazione della presenza in Italia di un grande potenziale non pienamente sfruttato ma di considerevole ricchezza: sono difatti tuttora circa 7000 i chilometri di tratte ferroviarie in disuso, gran parte dei quali potenzialmente riutilizzabili con la trasformazione in greenways o in alcuni casi con la loro riconversione a linee ferroviarie turistiche da percorrere su treni storici.

Oggi comunque la situazione, va detto, sta, seppur lentamente, migliorando, poiché negli ultimi anni sono stati convertiti in greenways circa 800 chilometri di rete fino a poco tempo fa del tutto dismessi, in Sicilia come nel nord Italia, dove se ne trova la maggioranza.

D’altra parte l’iniziativa di Fondazione Fs in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali, illustrata appena pochi giorni fa, ha portato negli ultimi tre anni alla riapertura di nove linee storiche, per quasi 600 chilometri di percorsi: per questa ragione la Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, giunta alla sua undicesima edizione, è stata inserita, insieme alla prima Giornata Nazionale del Turismo Equestre, in un più vasto ambito di eventi sotto la succitata denominazione di Mese della Mobilità Dolce. Gli eventi che, lo ricordiamo, avranno inizio il 4 marzo, si protrarranno fino a primavera inoltrata.

Il vicepresidente vicario della Federciclismo, Daniela Isetti, nel suo intervento sullo sviluppo del turismo in bicicletta, e sull’impegno della FCI nella formazione, per far sì che si possa sempre fare fronte a nuove esigenze e dar vita a nuovi progetti, ha sottolineato “l’importanza del cicloturismo e dei corsi di formazione delle guide cicloturistiche per la Federazione. L’FCI, grazie anche a tutto questo, riesce a dare un grande appoggio alle iniziative di mobilità dolce, mediante l’uso di ciclovie recuperate anche a partire da tratti ferroviari abbandonati”.