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I nuovi appalti pubblici innovativi, secondo Confindustria, possono essere una leva di politica industriale “incredibile”.
“Gli appalti pubblici comportano una capacità di acquisto di 140 miliardi, l’8% del Pil, e quindi rappresentano una leva fortissima che si può tirare, se fatti un modo innovativo”, afferma il vice presidente di Confindustria per le politiche di coesione, Stefan Pan, a margine del convegno “Gestire la domanda pubblica come leva di innovazione”.
Confindustria guarda, in particolare, all’intesa sottoscritta con Agid, Conferenza delle Regioni e Itaca per promuovere una migliore conoscenza e utilizzo degli appalti innovativi che, spiega Pan, “creano i presupposti per creare quella cultura di innovazione che può permeare tutto quello che facciamo nel pubblico e farci acquisire quell’eccellenza che ci permetta di diventare campioni d’Europa in questo campo”.
“L’innovazione dovrà essere al centro di tutte le politiche industriali di questo Paese e gli appalti pubblici costituiscono una leva acceleratrice incredibile”, aggiunge il vicepresidente per la politica industriale di Confindustria, Giulio Pedrollo, sottolineando che “il Made in Italy nuovo non è solo bello e ben fatto, ma anche veloce e innovativo”.