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Porti: Italia grande porta accesso merci per Europa

L’economia del mare muove il Paese: l’Italia è leader nell’area del Mediterraneo con 480 milioni di tonnellate di merci transitate dagli scali nazionali. E’ quanto emerge dal Forum nazionale su portualità e logistica di Livorno al quale ha partecipato anche il ministro Graziano Delrio.

L’Italia, con 480 milioni di tonnellate di merci transitate dagli scali nazionali, è leader nell’area del Mediterraneo nel settore della blue economy: ha prodotto oltre 50 miliardi di euro di import-export, superando gli altri stati dell’area. Sono i dati diffusi oggi al secondo Forum nazionale su portualità e logistica svoltosi a Livorno organizzato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con Rete autostrade mediterranee e al quale ha partecipato anche il ministro Graziano Delrio.

Il ministro, intervenendo al Forum di Livorno, ha sottolineato: “Tutto il Paese deve sviluppare una profonda riflessione sulla centralità che l’Italia deve avere sul Mediterraneo. Dai temi dell’immigrazione, che in questo momento preoccupano i nostri cittadini, alle opportunità di sviluppo che ci offre il sistema della logistica, l’Italia deve riuscire a trasformare il suo particolarismo in una risorsa e non in una condanna”.

“Sono reduce – ha aggiunto Delrio – da una serie di viaggi in Iran, Vietnam, Cina e Giappone proprio per promuovere la  centralità del Paese come grande molo del Mediterraneo e come porta d’accesso all’Europa. Le sfide che abbiamo davanti dunque non sono quelle tra i Porti di Livorno e Piombino, ma anzi fare sistema e riuscire a competere nella sfida tra la sponda nord e la sponda sud dell’Atlantico. E’ per questo che abbiamo aperto un tavolo al ministero sulla logistica insieme alle Regioni”.

Antonio Cancian, presidente di Rete autostrade mediterranee, ha  a sua volta evidenziato che “oggi qui istituzioni e operatori nazionali dell’economia del mare costruiscono il futuro: il settore portuale e logistico deve fare sistema per tenere il passo di una trasformazione globale  impressionante, dettata dalla concentrazione di flussi su nodi e corridoi, instabilità politiche, dall’avvento di e-commerce e nuove tecnologie”.

Le prime risposte, ha aggiunto, “potranno venire dal  prossimo G7 Trasporti di Cagliari, ma la risposta forte però è attesa dall’Europa che, di fronte a questa trasformazione, deve riscoprire l’importanza di fare rete al suo interno e connettersi con l’esterno”. Intanto, ha detto Cancian, “l’Italia è all’avanguardia in termini progettuali con il Piano strategico nazionale che spinge fortemente a ragionare in ottica di coordinamento e integrazione, e dunque  razionalizzazione: ora tocca al territorio, che dovrebbe avere lungimiranza per far sì che le aree integrate possano trovare, nell’ambito dei tavoli avviati dal ministero, soluzioni condivise con un’azione e una progettazione sinergica che comprenderebbe entità solide, paragonabili ad altre realtà del Nord Europa”.

Cancian ha infine proposto che “Cassa Depositi e Prestiti potrebbe  coordinare e intercettare opportunità di finanziamento a livello regionale, nazionale, europeo per lo sviluppo del sistema della Penisola”.