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Nuova Valutazione di Impatto Ambientale, le Regioni vorrebbero un regime transitorio

In attesa del parere delle commissioni parlamentari, le regioni richiedono sia valutato un regime transitorio e la cancellazione dei termini perentori. Anche da parte dei governatori delle regioni arrivano molte richieste. Introduzione di un regime transitorio. Maggiore tutela per la Via regionale. Ritorno alle analisi effettuate sui definitivi, con stop al progetto di fattibilità. Ed eliminazione dei termini perentori.

Osservazioni importanti inserite dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nel parere appena licenziato sullo schema di decreto in materia di valutazione di impatto ambientale. In attesa del parere delle commissioni parlamentari, anche dalle regioni arriva un lungo elenco di richieste. Il testo, prima del passaggio definitivo in Consiglio dei ministri, dovrà allora essere riscritto.

Il giudizio è provvisorio ma essenzialmente è una bocciatura. Il ministero dell’Ambiente presieduto da Galletti dovrà rielaborare a una lista di nove richieste.

La prima richiesta è la previsione di un regime transitorio per consentire il differimento nel tempo dell’attuazione da parte delle Regioni e province autonome. Alle amministrazioni regionali andrà concesso un periodo di tempo per adeguarsi alle nuove direttive.

Il settimo punto si riferisce alle regioni che chiedono il mantenimento di un livello progettuale definitivo per le procedure di Via regionali e di elementi progettuali certi e approfonditi per la procedura di verifica. Si tratta di un passaggio molto delicato, perché è tra gli elementi più significativi del decreto del ministero. Infine, bisogna mantenere «termini e modalità per la presentazione delle integrazioni nei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale.

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