Scavata a colpi di martello e trapano da 13 uomini negli anni Settanta, è una delle attrazioni più popolari per i turisti e una delle vie più vertiginose del mondo.
Prima del 1977 per raggiungere il villaggio di Guoliang l’unico modo era arrampicarsi su per i 720 gradini scolpiti nella pietra delle montagne Taihang. Un sentiero pericoloso, vertiginoso, privo di corrimano.
Nel 1972 gli abitanti del paese decisero di aprirsi una strada verso il mondo esterno per collegarsi alle province limitrofe dello Huixian e dello Xinxiang. Guidati da quello che allora era capo del villaggio, Shen Mingxin, vendettero gli animali per acquistare gli attrezzi.
Tra il 1972 e il 1977 tredici uomini praticamente a mani nude scavarono un tunnel lungo 1300 metri, alto 5 metri e largo 4 nella roccia. Nei 4 anni di lavoro furono consumati 4mila martelli e dodici tonnellate di punte da trapano.
Il primo maggio del 1977 la strada fu aperta al pubblico con le sue scenografiche “finestre” che si affacciano su un burrone sottostante profondo 1000 metri. Oggi il tunnel è una delle mete turistiche più popolari e, chi lo costruì lo fece abbastanza grande da accogliere anche il traffico dei pullman.