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Area C, lunedì la stretta: spariscono le strisce blu in attesa della stangata

Il conto alla rovescia è cominciato. Tra cinque giorni, lunedì 13, scatta il provvedimento per decongestionare il traffico in centro. Pagheranno il ticket, come previsto dalla delibera di giunta del dicembre scorso, anche i veicoli alimentati a gpl, metano, Bifuel e Dualfuel. Al tempo stesso, i diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato (fap) non potranno più entrare in Area C. Sono messi al bando tutti i mezzi ad eccezione di quelli dei residenti, che beneficeranno di una deroga per quasi due anni: fino al 14 ottobre 2018. Per le modifiche necessarie ai varchi elettronici, il provvedimento di Area C sarà sospeso i giorni giovedì 9 e venerdì 10 febbraio: le auto potranno accedere senza la necessità di acquistare e attivare tagliandi nella ZTL Cerchia dei bastioni.

Con i residenti ci sono altre categorie derogate, come le forze dell’ordine, i manutentori, gli Ncc superiori a nove posti. E i bus turistici che hanno schivato il superticket e ora potranno entrare in centro per far salire e scendere i passeggeri in aree indicate ma non si potranno fermare. Per quelli superiori ai nove posti, in rapporto alla categoria di lunghezza e (per ora) non alla classe inquinante, sono state decise maggiorazioni progressive dai 5 ai 40 euro fino al 14 ottobre 2017 e da 40 a 100 euro dal 15 ottobre 2017 in poi, quando si presume che ci saranno più servizi e saranno assicurate cinque ore di sosta fuori da Area C. L’obiettivo del Comune è di avere circa settemila ingressi in meno al giorno nel centro storico, di cui tremila in meno solo nella fascia di punta 8-10, grazie al giro di vite per i veicoli merci.

Intanto sono iniziate le cancellazioni delle strisce blu in centro, per esempio in piazza Fontana, che consentiranno, in base al nuovo Piano della mobilità, di realizzare circa tremila stalli per motorini, scooter e motociclette. E c’è attesa per l’annunciato aumento della sosta su strada e nei parcheggi di corrispondenza gestiti da Atm. La manovra porterà il gestore ad incassare 40 milioni di euro e ha consentito di prevedere per le casse del Comune, nel 2017, introiti fino a 6,5 milioni di euro. Lo scorso anno il capitolo sosta ha portato nelle casse del Comune un gruzzolo di 13,5 milioni di euro, dei quali quasi nove legati alla chiusura di un contenzioso con Atm per gli anni 2010-2016.

La delibera di giunta sulla sosta ha fissato le tariffe, non la data da cui scatteranno. Si parla genericamente di fine marzo e aprile. Devono ancora essere predisposte le strisce blu dove mancano e va aggiornata la segnaletica. L’aumento di un’ora di sosta, lo ricordiamo, è del 50 per cento: dai 2 ai 3 euro per le prime due ore (4,50 per le successive) all’interno della Cerchia dei Bastioni; da 1,20 a 2 euro tra la Cerchia dei Bastioni e quella filotramviaria 90/91; da 0,80 a 1,20 euro all’esterno. Il quadro nelle periferie è molto eterogeneo. Si parte dal Municipio 8, che già da sette anni aveva ottenuto l’istituzione dell’ambito 34 per regolamentare la sosta da Molino Dorino al Qt8, come spiega l’assessore alla mobilità, il verde Enrico Fedrighini, ed evitare la cannibalizzazione degli spazi parcheggio destinati ai residenti. Il Municipio 4 spera nelle strisce blu a Rogoredo-Santa Giulia «a tutela dei residenti», come chiarisce il presidente Paolo Guido Bassi. Mentre tra Bisceglie (capolinea linea 1) e Gambara è stato istituito l’ambito ma non disegnata una sola striscia blu.