Nel 2016 gare per quasi 2 miliardi di euro e accordi quadro per servizi di ingegneria che possono generare lavoro per 1.000 professionisti. I programmi di investimento e i servizi di ingegneria sono stati al centro dell’incontro tenutosi mercoledì 24 a Roma tra il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani e il presidente dell’Oice Gabriele Scicolone. Al meeting hanno partecipato anche il direttore Acquisti e Appalti della società, Adriana Palmigiano, il direttore Progettazione e Realizzazione Lavori, Stefano Liani e il consigliere Oice Nicola Salzano de Luna.
Per l’Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria e architettura (Oice), l’Anas ha presentato i dati previsionali del consuntivo 2016 che prevedono l’avvio di gare per appalti di lavori per quasi 2 miliardi di euro, un record rispetto ai 3 anni precedenti, specialmente tenuto conto che in passato Anas affidava grossi contratti a contraente generale o comunque con appalto integrato, per cui con poche gare si raggiungevano cifre rilevanti.
Ad oggi, per l’anno in corso, la Direzione generale Anas ha avviato oltre 40 gare per appalti di lavori, più della somma dei precedenti 3 anni. Questo risultato è ancora più significativo tenuto conto che il nuovo codice appalti ha definitivamente escluso l’appalto integrato. Anas ha pertanto dato corso a una rilevante modifica della strategia di approvvigionamento sfruttando pienamente lo strumento dell’accordo quadro per avviare un piano di manutenzione e nuove opere senza precedenti. «Anas – ha spiegato il presidente Gianni Vittorio Armani – punta molto sul mercato dei servizi di ingegneria per sostituire la progettazione che in passato veniva affidata direttamente all’esecutore con l’appalto integrato o contraente generale».
«Il nostro obiettivo – prosegue Armani – è l’eccellenza della progettazione esecutiva per realizzare opere nei tempi, costi e qualità attese. Inoltre, con gli accordi quadro rivolti al mercato dei servizi di ingegneria, acceleriamo la produzione di progetti esecutivi da mettere in gara per realizzare nuove opere importanti per lo sviluppo del Paese. Abbiamo già pubblicato bandi tramite accordi quadro per 38 milioni di euro per la progettazione e servizi di supporto di nuove opere e circa altri 40 milioni ne pubblicheremo entro l’anno per la progettazione e servizi di supporto di lavori di manutenzione e nuove opere. A questi investimenti vanno aggiunti oltre 10 milioni derivanti dagli affidamenti con procedure negoziate nonché bandi singoli per progettazione esecutiva di opere specifiche. Abbiamo stimato che lo strumento dell’accordo quadro può generare opportunità di lavoro nei servizi di ingegneria per oltre 1.000 professionisti».
Per supportare le altre fasi della progettazione Anas proseguirà con affidamenti di piccola dimensione secondo le modalità consuete e a tal fine a partire da luglio 2016 ha istituito un albo nazionale per gli operatori economici da interpellare, selezionandoli con criteri trasparenti di rotazione, con procedure negoziata. In soli 3 mesi si sono registrate oltre 3mila domande di iscrizione.
Nell’ambito del meeting, Anas ha dedicato un focus sulla manutenzione che diventa parte integrante del processo progettuale. «Prima si progettava, si costruiva e poi ci si poneva il tema della manutenzione. D’ora in avanti – ha spiegato Armani – sarà diverso: il progetto Anas conterrà anche gli aspetti concernenti la manutenzione e l’impiantistica tecnologica. Si chiamerà “Progettazione e Realizzazione Unica” e sarà basata su Standard di Building Information Model (Bim). Abbiamo avviato un progetto sperimentale con il Politecnico di Torino e nel 2017 lanceremo la prima gara per lavori di sistemazione delle curve “Carrai” e “Acquabona” sul tratto emiliano della Statale 12 dell’Abetone e del Brennero, per un valore pari a circa 7 milioni di euro».
Particolare apprezzamento è stato espresso dal presidente Oice, Gabriele Scicolone: «Siamo molto contenti, oltre che onorati, che Anas abbia accettato l’invito a partecipare a questo incontro con i nostri associati. L’Anas è fra i più grandi committenti del nostro Paese e siamo molto soddisfatti che in questo nuovo quadro normativo abbia con convinzione attuato uno dei principi cardine della riforma, da noi fortemente promosso in sede governativa e parlamentare, che è quello della centralità del progetto attraverso la predisposizione di progetti esecutivi realmente cantierabili. È una sfida importante per tutto il settore della progettazione e per i professionisti che operano nelle nostre società e nei nostri studi, che infatti hanno risposto con determinazione al varo dei bandi per accordo quadro e non mancheranno di fare altrettanto nelle prossime gare che saranno lanciate. È una importante sfida di adeguamento anche innovativo e tecnologico e, a tale riguardo, abbiamo rilevato la profonda sintonia anche sulle tematiche Bim, che Anas sta sviluppando e che anche Oice sta promuovendo con importanti iniziative volte sia a formare la nostra base associativa, sia a presidiare ogni sede, nazionale e internazionale, in cui si stanno definendo linee guida e standard applicativi.
Siamo certi che questa occasione rappresenti un primo e fondamentale passo per una collaborazione e un reciproco scambio di esperienze affinché la qualità del progetto, a beneficio della collettività, non rimanga un semplice slogan, ma si trasformi in realtà».