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In Italia si usa meno l’auto

Gli italiani usano meno l’auto. E non solo, perché pare che la cosiddetta esperienza di guida stia peggiorando. A delineare la situazione del Belpaese al volante, è stata una indagine dell’Osservatorio UnipolSai su come gli italiani hanno guidato e usato l’auto nel 2015. Si tratta di uno studio interessante, dal quale si deduce un cambio delle abitudini di spostamento. L’analisi è stata svolta sui dati di circa 3 milioni di automobilisti assicurati UnipolSai che installano la cosiddetta “scatola nera” sulla autovettura; circa 4 milioni di unità di cui UnipolSai detiene quasi il 60%.

Nel 2015 l’uso dell’auto, quindi, “cala significativamente” (circa 460 km annui in meno del 2014), mentre l’esperienza di guida “peggiora” visto che si trascorre in media 1 ora e 29 minuti al giorno alla guida, a una velocità media di 29,4 km/h.

Il confronto rispetto alla precedente indagine indica un aumento di due 2 minuti al giorno trascorsi in automobile ma una diminuzione della velocità di 1,3 km/h. Nel Mezzogiorno, poi, si trascorre più tempo in auto rispetto al Nord e il venerdì è il giorno in cui gli italiani si spostano maggiormente in auto, la domenica quello in cui si guida meno.
Dal punto di vista dei dati complessivi, nel 2015 gli italiani hanno percorso in media 12.321 km annui, circa 460 km in meno rispetto al 2014 e anche la frequenza di utilizzo dell’auto è in diminuzione, 5 giorni in meno all’anno: da 288 a 283. Anche il percorso medio è sceso da 44 a 43 km al giorno.

Per capire di più delle dinamiche d’uso dei veicoli, è necessario però addentrarsi nei dati di dettaglio. Secondo l’Osservatorio, infatti, “chi vive in provincia arriva a percorrere più di 5.000 km in più l’anno rispetto a chi vive nelle province delle grandi aree metropolitane (Roma, Milano, Genova, Torino, Palermo e Napoli)”. In queste ultime, la media dei chilometri percorsi è più bassa del dato nazionale di 12.321 km annui e, soprattutto, distante da alcune “punte” come i casi di Rovigo, (16.859 km), Isernia (15.097 km) e Lodi (14.556 km).

Un divario – viene spiegato dall’indagine – che dipende sia da “diverse variabili climatiche, geografiche, urbanistiche e culturali” delle province che “da caratteristiche tipiche delle grandi aree metropolitane”, dalla difficoltà di parcheggi, all’utilizzo di mezzi pubblici sino alla mobilità alternativa.

Anche sull’esperienza di guida vi sono differenze geografiche. Chi vive al Nord può godere di una più favorevole situazione rispetto al Sud. La Campania per esempio è il fanalino di coda: si trascorre un’ora e 39 minuti al volante al giorno a una velocità media di soli 25 km/h. Complessivamente un campano trascorre 20 giorni in un anno in automobile rispetto a una media nazionale di 17 giorni.

All’estremo opposto la Val d’Aosta dove si passano solamente un’ora e 14 minuti al giorno in automobile. Tra le curiosità e i primati del rapporto emerge che la Puglia è la regione in cui si usa l’auto per più giorni l’anno (295), il Molise è quella in cui si percorrono in media più km (oltre 13.908) e la Sicilia quella in cui la velocità media è più bassa (24,6 km/h). In Campania si trascorre più tempo al giorno in auto (1 ora e 39 minuti). Gli automobilisti trentini viaggiano alla velocità media più alta, 35,9 km/h.
Alla base della riduzione della qualità di guida, vi sarebbero l’incremento del traffico oppure in altri casi le criticità legate alla viabilità.