Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Piano di investimenti per 20 miliardi con decreto legge, il pressing di Renzi

Dopo averne parlato domenica scorsa, inaugurando la nuova funivia del monte Bianco, Renzi è tornato sul tema nell'intervista concessa al direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano. Nonostante gli incentivi fiscali, «il settore delle costruzioni – riconosce il premier – è fermo, inchiodato». Mancano soprattutto i cantieri pubblici, mancano i permessi in tempi certi, manca la possibilità di finire i lavori senza che un Tar dia la sospensiva, manca il credito alle piccole imprese in sofferenza. Manca questo».

Le misure previste nello Sblocca Italia non hanno risolto la situazione, ammette Renzi: «abbiamo dato una prima, parzialissima risposta con lo Sblocca Italia. Insufficiente, ancora. Adesso il nostro obiettivo è sbloccare 20 miliardi di cantieri nei prossimi diciotto mesi lavorando a stretto contatto con Ance. E l'operazione che abbiamo fatto al fine di disincagliare i crediti in sofferenza è fondamentale per liberare risorse di qualità».

Se l'obiettivo è ben individuato – sbloccare 20 miliardi di investimenti in tempi brevi – la strada non è semplice. Nell'intervista al Sole 24 Ore, Renzi non ha fatto esplicito riferimento alla decretazione d'urgenza. È nota la contrarietà del presidente della Repubblica a utilizzare lo strumento del decreto legge senza i requisiti di necessità e urgenza. Ma è evidente che gli stessi toni usati dal premier dipingono una situazione che necessita di un intervento immediato, emergenziale. La linea principale d'azione passa per il rafforzamento del Cipe, per revocare in poco tempo i fondi alle opere che non vanno avanti, e ridestinarle ai progetti pronti.

Confermata l'intenzione di arrivare, entro metà mese, a un Cipe "pesante" per il rilancio delle infrastrutture . Nella lista delle opere potrebbe entrare un maxi-lotto della superstrada Ionica (Taranto-Reggio Calabria), con approvazione del progetto e finanziamento per alcune centinaia di milioni di euro. Più concreto il varo del contratto di programma con l'Anas 2015, (per 1,2 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, con legge di stabilità) e l'ok al terzo lotto costruttivo del Terzo valico Av, per 607 milioni (fondi da Sblocca Italia e Stabilità). In tutto il super-Cipe potrebbe valere 2 miliardi di euro di investimenti.