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Macroregione Adriatico-Ionica: il Parlamento Ue approva strategia di sviluppo

Crescita ‘blu’, collegamenti sul fronte trasporti ed energia, ma anche qualità dell’ambiente e turismo sostenibile: queste le priorità della strategia della macroregione Adriatico-ionica (Eusair) al centro della relazione approvata ieri dall’Assemblea di Strasburgo.
Eusair coinvolge quattro Paesi Ue (Grecia, Croazia, Italia e Slovenia) insieme ad Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia. Sono interessati i territori di 13 regioni italiane: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Umbria.

Messo a punto da Ivan Jakovcic, eurodeputato croato (Alde) e grande sostenitore di Eusair, il documento è stato approvato con 560 voti a favore, 60 contrari e 39 astensioni. La relazione ricorda la posizione geografica unica della regione, con il suo enorme potenziale in termine di creazione di nuovi posti di lavoro, legati a tecnologie, pesca e acquacoltura, servizi marittimi.

A beneficiarne, secondo gli eurodeputati, dovrebbero essere soprattutto donne e giovani nelle aree costiere e nelle isole. Per collegare meglio i vicini della macroregione, rilevano, è necessario identificare progetti d’infrastrutture prioritarie e sviluppare una linea ferroviaria ad alta velocità.

Sul fronte ambientale, una priorità è quella dell’uso di carburanti ‘puliti’ per i trasporti marittimi e la necessità di bonificare siti in cui i territori, l’acqua, il suolo siano stati contaminati dalle industrie. Fra le proposte, quella di creare un centro regionale per affrontare eventuali emergenze di disastri ambientali legati a fuoriuscite di petrolio o inquinamento su ampia scala, dando vita a un sistema di allerta comune e di prevenzione.