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L’auto europea supera 13 milioni di consegne

I livelli pre crisi sono ancora molto lontani ma il mercato europeo dell'auto chiude comunque il 2014 con un risultato positivo. La crescita di dicembre è pari al 4,7% per i Paesi dell'Unione europea (con 951.329 consegne) e del 4,9% (997.238 immatricolazioni) considerando anche i Paesi dell'Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera). Per un totale, nell'intero anno, di 12.550.771 immatricolazioni nell'Ue (+5,7%) e di 13.006.451 (+5,4%) con l'Efta. «Quello di dicembre – ricorda Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor – è il sedicesimo incremento mensile consecutivo.

Ma la crescita, su base annua, ha premiato tutti i 5 principali mercati dell'Europa Occidentale». In particolare nel 2014 la Spagna è cresciuta del 18,4% (con uno sprint finale a dicembre che ha portato ad un aumento delle consegne del 21,4%), la Gran Bretagna del 9,3%, l'Italia del 4,2%, la Germania del 2,9% e la Francia dello 0,3% (ma con una flessione del 6,8% a dicembre).

Quagliano evidenzia come l'intero anno sia stato caratterizzato da un andamento diverso tra i mercati della zona euro, cresciuti del 3,7%, e quelli dei Paesi che non hanno adottato la moneta unica e che hanno registrato un progresso del 10,5%.

Un trend confermato anche dai dati di dicembre, con l'area euro in progresso del 3,3% e l'area delle monete nazionali in crescita dell'8,4% (per l'Efta l'incremento è stato del 9,8% a dicembre ma su base annua le immatricolazioni sono calate dello 0,4% a causa della flessione sul mercato svizzero).In un mercato continentale in moderata ripresa, le uniche eccezioni negative oltre a quella elvetica arrivano – su base annua – da Belgio, Olanda ed Austria tra i Paesi della zona euro mentre chiudono il 2014 in progresso tutti i Paesi senza moneta unica.

Quanto alle prospettive per il 2015, Quagliano ipotizza un andamento «moderatamente positivo», anche se non mancano le incertezze legate all'andamento economico o al clima sociale. A livello di gruppi il 2014 si è chiuso confermando la leadership di Volkswagen che registra un progresso, su base annua, del 7% e porta la quota dal 25,1 al 25,5%. Grazie soprattutto alle performance di marchi come Skoda e Seat.

Secondo posto confermato per Psa, ma la quota scende dal 10,9 al 10,7%, e terza posizione per Renault in forte crescita (dall'8,9 al 9,5%). A seguire Ford (stabile al 7,3%) che scavalca il gruppo Opelo in discesa (dal 7,9 al 7,1%). Bmw è stabile al 6,4% davanti a Fca che scende dal 6 al 5,9%. Flessione analoga per Daimler (dal 5,5 al 5,4%) e per Toyota (dal 4,4 al 4,3%) che guida la pattuglia dei costruttori asiatici. Tra questi crescono Nissan, Volvo, Mazda, Suzuki e Mitsubishi, ma per tutti le variazioni sono limitate.