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FS Italiane: l’ad Elia incontra Violeta Bulc e gli europarlamentari italiani

I prossimi obiettivi del Gruppo FS Italiane riguardano lo sviluppo in Europa e la privatizzazione. Li ha presentati a Strasburgo l’ad Michele Mario Elia ai deputati italiani del Parlamento Europeo, al commissario europeo ai Trasporti Violeta Bulc e al presidente della Commissione Trasporti Michael Cramer.

Tra gli strumenti necessari al raggiungimento di tali traguardi, inglobati nel Piano Industriale 2014-2017 di FS Italiane, figurano la nascita di un unico mercato ferroviario europeo liberalizzato, che non ponga restrizioni all’accesso alle reti di ciascun paese e che non sia asimmetrico, rispettando i principi di reciprocità, nonché l’istituzione di un regolatore unico europeo, non abbia più le barriere tecniche e amministrative che spesso impediscono di fatto il processo di liberalizzazione. FS Italiane guarda con fiducia alla proposta del Parlamento Europeo che prevede la piena liberalizzazione di tutti i servizi dal 2019, con una clausola di reciprocità che impedisce alle imprese provenienti da mercati chiusi di competere in quelli liberalizzati.

Sostiene anche la proposta dell’Europarlamento in tema di governance, con un modello di impresa a holding che assicuri la trasparenza dei flussi finanziari tra le diverse società controllate e l’indipendenza del Gestore dell’infrastruttura. Secondo Fs, il modello è sufficientemente flessibile per adattarsi alle diverse realtà ferroviarie europee e pone le condizioni favorevoli per la privatizzazione del Gruppo FS Italiane prevista dal ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, con l’entrata in borsa di una quotazione minoritaria nel corso del 2016.

Si tratterà del primo caso di quotazione di un gruppo integrato. Il Piano Juncker, inoltre, porterà un investimento potenziale di 315 miliardi di euro che potrà incrementare la spesa in infrastrutture anche in Italia. Proprio alla fine di febbraio saranno presentate le richieste di finanziamento 2014-2020 all’Unione Europea per la Torino-Lione e per il tunnel del Brennero, opere entrambe rientranti nell’ambito delle reti europee TEN-T (Trans-European Networks – Transport).