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Delrio: 1.8 mld per infrastrutture e 1,3 per i porti

Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, è intervenuto alla Camera rispondendo a un'interrogazione parlamentare in aula presentata da alcuni deputati di Scelta civica, per sapere quali saranno le opere prioritarie previste per le regioni meridionali e con quali risorse e tempistiche verranno completate. “L'intenzione – ha detto il ministro – è promuovere la ripresa autosostenibile del sud perché l'Italia sarà quello che sarà il Mezzogiorno e la ripresa dell'Italia sarà solida solo se il Mezzogiorno potrà riprendere la strada della crescita. Le infrastrutture sono al servizio di questa crescita”.

“Nell'approvazione del programma operativo nazionale abbiamo individuato 1,8 miliardi per le infrastrutture e siamo su 1,3 miliardi di investimenti in corso solo per i porti italiani – ha spiegato – che sono la porta principale di ingresso e uscita delle merci e di sviluppo positivo del Mezzogiorno”.

Tra le “eccellenze” ricordate dal ministro l''aeroporto di Napoli, di Catania, di Palermo "a cui ho dato l'obiettivo di raggiungere 10 milioni di passeggeri nei prossimi 10 anni, dai 5 attuali. In questi porti e aeroporti sarà importante la connessione con la linea ferroviaria e il masterplan per il Sud – ha concluso Delrio – conterrà non solo interventi infrastrutturali ma anche tutti i programmi di sviluppo e stimolo all'impresa, il vero motore per la ripresa del Mezzogiorno”.

Il masterplan per il Mezzogiorno è stato presentato dal governo il 4 novembre scorso e i singoli Patti per il Sud in esso contenuti dovrebbero essere sottoscritti entro fine dicembre, per essere poi operativi dal 1° gennaio 2016.

“Abbiamo un programma di investimento sui porti italiani – sottolinea il ministro – in questo momento nei vari porti del mezzogiorno siamo sul miliardo e 300 milioni di investimenti in corso. Ovviamente li abbiamo cercarti di accelerare. Il caso di Taranto è emblematico, presto si noterà l'accelerazione per il porto di Napoli, perché nei nostri porti entra il 70 per cento delle merci e in particolare delle merci esportate dal Mezzogiorno verso i Paesi dell'Asia e del Mediterraneo".

L'esponente del governo conclude: “per porti e aeroporti l'importante sarà la connessione con la linea ferroviaria. Il Masterplan per il Sud non prevede solo interventi strutturali ma riporterà anche programmi di sviluppo e di stimolo all'impresa”.

Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha poi risposto ad un'altra interrogazione parlamentare in aula alla Camera presentata questa volta da alcuni deputati del Pd, sull'intenzione di promuovere un piano della mobilità ferroviaria, in accordo con il Comune di Genova, la Regione Liguria e Trenitalia per trasformare gli attuali collegamenti in collegamenti veloci. “Abbiamo bisogno – ha detto fra l’altro Delrio – di potenziare di molto il trasporto ferroviario e in particolare regionale, dove l'Italia ha un gap rispetto agli altri Paesi europei. E vogliamo promuovere un piano sulla mobilità ferroviaria di media e lunga percorrenza. L'argomento è oggi in discussione con i presidenti delle Regioni per attivare un piano di investimenti dal punto di vista infrastrutturale e dei servizi".

“Dal punto di vista infrastrutturale Genova e la Liguria – ha sottolineato Delrio – sono destinatari di importanti investimenti". Ma secondo il ministro "un altro elemento che rende efficiente la qualità del servizio è la sostituzione del materiale rotabile: abbiamo bisogno di almeno 400 nuovi treni regionali e di rinnovare totalmente il parco ferroviario e accelerare le gare che possono consentire un rapido ordine di questi treni. L'Italia ha bisogno di una cura del ferro, lo deve a tutte le persone e pendolari che non viaggiano ad alta velocità ma meritano da parte nostra uno sforzo straordinario che siamo intenzionati a garantire quanto prima", ha concluso.

Infine una considerazione sul ponte sullo stretto: “il ponte sarà fatto solo dopo che saranno vinte le sfide che abbiamo davanti": prima di discutere sistemiamo l'acqua, facciamo le bonifiche, le infrastrutture, dai porti alle autostrade”, “finiamo la Salerno-Reggio Calabria” e poi “faremo anche il ponte”. Lo ha ribadito il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ricordando che queste sono le indicazioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi "su cui c'è piena convergenza”. Rispondendo poi ad una domanda relativa al contenzioso al Tribunale civile di Roma per il ricorso del General sulle penali per la mancata realizzazione dell'opera da parte , il ministro ha spiegato di non essere in grado ad oggi di quantificare gli oneri che potrebbero derivare da questo contenzioso. “Ci sono delle cause in corso” ed è “ancora pendente – ha detto – il contenzioso presso il tribunale civile di Roma promosso dal contraente generale che ha chiamato in causa la società Stretto di Messina, il Ministero delle Infrastrutture e la presidenza del Consiglio dei ministri. Ad oggi non sono in grado di quantificare gli oneri che potrebbero derivare dall'esito di questo contenzioso”.

Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino (in occasione della firma del protocollo d'intesa tra autorità portuale di Savona e Sito per la valorizzazione delle sinergie e lo sviluppo del trasporto intermodale) ha ricordato che il Nord Ovest può essere nel suo insieme una piattaforma logistica con grandi potenzialità competitive rispetto a quelle del Nord Europa come Rotterdam e Anversa”, sottolineando poi che “la piattaforma comprende le opere di lungo periodo, come il Terzo Valico, il Frejus, il corridoio Est – Ovest dell'Alta Velocità e il collegamento con la Svizzera”. “Stiamo dunque parlando di un grande disegno, ma dobbiamo, ed è questo il senso di della firma di protocollo di oggi – ha aggiunto – accelerare i tempi perché se non si inizia subito a mettere in funzione quello che già c'è o quello che sta per essere realizzato, rischiamo di perdere rotte preziose, perché il traffico nel frattempo si è indirizzato altrove”. Infine “per quando riguarda il Piemonte, l'asse Mondovì – Torino – Rivalta – Novara rappresenta il nostro banco di prova per capire se il sistema può funzionare, e per cominciare intanto a spostare su rotaia il traffico che è attualmente su gomma".