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Bologna, proposta terza corsia in tangenziale per bocciare il Passante Nord

Piano alternativo dei sindaci della Bassa, condiviso da Merola e Pd, per bocciare il Passante Nord. Verrà rafforzato l’attuale percorso tra le uscite Lame e San Donato.

Una terza corsia per la tangenziale poi si vedrà. Il sunto del documento congiunto tra i nove Comuni della Bassa attraversati dal tracciato del Passante condiviso dal sindaco metropolitano Virginio Merola, distillato nella segreteria Pd di via Rivani con l’appoggio del segretario provinciale Francesco Critelli, pare essere questo. Formalmente resta tutto aperto essendo la terza corsia un’opera propedeutica del Passante stesso (il primo stralcio sarebbe da casello della Fiera a Corticella) che Società Autostrade avrebbe comunque realizzato, ma il tutto si porta dietro un sapore di provvisorio-definitivo secondo una pratica invalsa nel nostro Paese. Nel documento, infatti, si prende atto dell’insoddisfacente progetto preliminare («peggiorativo rispetto a quello di un anno e mezzo fa» dicono i sindaci) e si dà tempo alla Regione di chiedere ad Autostrade entro fine anno di acconsentire a realizzare tutte le opere di compensazione e mitigazione chieste dai Comuni pena il rifiuto del progetto.

In altre parole: un no.

Una missione impossibile vista la contrarietà di Autostrade e i tempi strettissimi. Così, apparentemente, la soluzione non boccia il Passante, sostenuto dalla giunta di Stefano Bonaccini, e accontenta i sindaci dei Comuni che prendono tempo anche per non turbare troppo l’elettorato. Tuttavia, vista l’ostilità di questi ultimi al tracciato proposto, sperano che una volta risolti i problemi di traffico nel tratto cruciale della tangenziale, il resto ricada nella categoria dell’inutile. Dunque, il documento suona come una bocciatura. Il progetto di terza corsia prevede, invece, di realizzare un allargamento in sede con un primo stralcio tra il casello Fiera (svincolo 7) e l’uscita per Corticella, ma con ulteriori fondi, l’ampliamento potrebbe estendersi da aeroporto a San Donato.

Stando ai dati sulla mole di traffico, l’idea risolverebbe i problemi derivanti dall’attuale flusso di veicoli eliminando le code nelle ore di punta. Insomma, dietro una apparente soluzione salomonica si nasconde, come detto, una bocciatura che questa volta viene dall’intero Pd e da Merola. Alla Regione si chiede di lavorare con Ministero per mantenere i fondi del Passante a Bologna. In quattro anni, a giudizio dei sindaci, si potrà ampliare la tangenziale e avere benefici sul traffico anziché attendere almeno dieci anni che si costruisca l’intera Variante di 38 chilometri.

Intanto il sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi propone al Consiglio metropolitano la votazione di una commissione d’inchiesta sul Passante. «Vedremo chi voterà contro o chi starà a casa» spiega con aria di sfida. Per tutti, la delusione nei confronti del lavoro svolto da Regione e Autostrade: «Un anno e mezzo non ha prodotto i risultati sperati pur in presenza di importanti elementi di novità facendoci accumulare un ulteriore ritardo» si legge nel documento.

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