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Appalti: Abi, diventa obbligatorio monitoraggio finanziario grandi opere

Diventa obbligatorio il progetto 'Monitoraggio Finanziario' per prevenire e contrastare l'infiltrazione di capitali illeciti all'interno delle procedure di affidamento e realizzazione delle grandi opere pubbliche.

Il progetto, dell'Abi, è stato appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale e impone di monitorare i conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nei lavori di realizzazione d'infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi, attraverso il progetto la cui struttura è stata sviluppata dal Consorzio Cbi, in sinergia con Abi, in collaborazione con il ministero dell'Interno.

Il provvedimento, dell'Associazione bancaria italiana, rende obbligatorio, per tutti i pagamenti connessi alla realizzazione di grandi opere, l'utilizzo di conti correnti dedicati e bonifici online conformi agli standard europei Sepa, che riportano un apposito codice in grado di identificare l'opera a cui il pagamento si riferisce.

"Ciò permette di disporre di tutte le informazioni utili sulle singole transazioni per poter immediatamente rilevare e segnalare alle Agenzie Investigative, che non dovranno più recarsi presso le sedi di aziende e banche con risparmio di tempo e di denaro, le eventuali anomalie nei flussi finanziari". "L'obbligo si riferisce a circa 200 grandi opere pubbliche in Italia, ognuna delle quali ha circa 400 aziende collegate in filiera. Ciò richiederà un importante sforzo da parte delle banche a fianco delle Istituzioni preposte al rispetto della legalità" ha detto Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell'Abi e Presidente del Consorzio Cbi.

Inoltre, ha proseguito Sabatini, "il monitoraggio Finanziario è un passo avanti verso la digitalizzazione del Paese, con grandi vantaggi. Oggi i controlli delle autorità avvengono in modo analogico, nelle sedi di aziende e banche, con costi che pesano sul bilancio dello Stato. Questo progetto permetterà un monitoraggio a distanza, con un risparmio enorme di risorse pubbliche".

"La delibera n. 15/2015 del Cipe, ora pubblicata sulla G.U. del 7 luglio scorso, consentirà l'aggiornamento delle modalità di esercizio del sistema di Monitoraggio Finanziario delle Grandi Opere, sulla base delle Linee-guida disposte dal Ccasgo nel novembre del 2014, e istituisce a tal fine, presso il Dipe, un Gruppo di Lavoro appositamente dedicato" ha sottolineato il Prefetto Saverio Ordine.

"La portata della delibera è molto ampia, in quanto -spiega ancora Ordine- permetterà un puntuale controllo sui flussi finanziari inerenti alle Grandi Opere riguardo a tutte le imprese delle filiere produttive interessate alla progettazione e alla realizzazione delle infrastrutture strategiche". Ovviamente, conclude il Prefetto Ordine, il Ccasgo attribuisce grande importanza ad un sistema di controllo che sia in grado di monitorare attentamente i comportamenti economici di tutti i soggetti che partecipano all'attuazione delle Grandi Opere".