Per la piena operatività della Norma agevolativa bisognerà aspettare il Regolamento attuativo del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), che dovrà stabilire modalità e criteri di attuazione con particolare riguardo a tipologie di investimenti ammessi al beneficio.
Comunque, in considerazione di tale novità, abbiamo deciso di soffermarci su alcuni aspetti del Bonus Pubblicità cercando di soddisfare eventuali dubbi dei Lettori che – giustamente – hanno la necessità di ricevere chiarimenti in merito a cosa sia, a come funzioni, a chi spetti e a quanto ammonti l’agevolazione.
Soggetti beneficiari, misura dell’incentivo e investimenti ammissibili
Per le loro campagne pubblicitarie, soggetti titolari di reddito di Impresa e Lavoratori Autonomi (ed Enti no profit, così come esteso dalla Legge n° 172 del 4 Dicembre 2017 di conversione del Decreto Legge n° 148 del 16 Ottobre 2017) potranno beneficiare di un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, agevolazione che arriva al 90% (sempre sul valore incrementale) nel caso di microimprese, piccole e medie Imprese e Startup innovative.
Il credito di imposta nelle percentuali sopra previste si applicherà al valore incrementale degli investimenti effettuati, ovvero il valore degli investimenti dovrà superare di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.