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Ripristino strutturale della galleria paramassi Noli-Vescovado in Liguria

I lavori di ripristino degli strati di calcestruzzo ammalorati eseguiti con successo nella galleria artificiale situata sulla S.S. 1 “via Aurelia”, dimostrano come lo studio e la messa a punto di un metodo in fase di progettazione ed esecuzione siano fondamentali per la riuscita di questo genere di interventi.

Galleria paramassi Noli-Vescovado in Liguria

La Galleria Noli-Vescovado

La Galleria Noli-Vescovado si trova nel tratto tra il km 589+053 e il km 589+268 sulla S.S. 1 “via Aurelia”, sulla rete stradale di Anas all’interno del comune di Noli (SV).

Il tratto stradale si snoda in un paesaggio di grande bellezza, dove si alternano pendenze e promontori lungo la costa, regalando viste mozzafiato, proprie della Riviera di Ponente.

Si tratta di un intervento di recupero e ripristino strutturale di una galleria artificiale finestrata lunga 215 m che versava in cattive condizioni.

La galleria è di tipologia paramassi con un paramento murario in calcestruzzo contro-terra, mentre, sul lato rivolto verso il mare si alternano pilastri e travi collegati al muro di monte da una soletta di copertura in calcestruzzo.

  • Foto 1A
    1 - Stato di degrado della galleria ante operam
  • foto 1B.
    2 - Stato di degrado della galleria ante operam

 

Il cattivo stato di conservazione dell’opera ha richiesto un intervento specifico di tipo strutturale per ripristinare le condizioni prestazionali e di sicurezza della galleria.

L’intervento ha avuto come obiettivo quello di migliorare la durabilità e le prestazioni complessive della struttura -migliorando al contempo la sicurezza stradale-, avendo condotto uno specifico studio sui dispositivi di ritenuta da sostituire.

  • Foto 2A
    2A - Stato di degrado della galleria ante operam
  • Foto 2B
    2B - Stato di degrado della galleria ante operam

Un progetto per definire uno standard di intervento sulle gallerie paramassi in zona costiera

Per coniugare tutti gli aspetti dell’intervento, la Struttura Territoriale Liguria di Anas SpA ha incaricato lo Studio di ingegneria Costa Associati Srl per la redazione del Progetto Esecutivo, con l’obiettivo di offrire una soluzione appropriata alle specifiche problematiche del caso in esame.

La progettazione è stata sviluppata in accordo e con la supervisione dell’Area Gestione Rete della ST Liguria, identificando e definendo tutte le problematiche presenti, tenendo conto però di tutte le considerazioni di carattere costruttivo, paesaggistico/ambientale e logistico per eseguire le lavorazioni.

I lavori sono stati eseguiti dall’impresa Preve Costruzioni SpA di Cuneo.

Gli interventi principali definiti dal progettista riguardano il ripristino corticale del calcestruzzo ammalorato, la sostituzione delle guaine impermeabilizzanti bituminose della soletta di copertura e interventi accessori come la sostituzione della barriera stradale e la regimazione delle acque meteoriche.

Inoltre, nell’ottica dell’efficientamento energetico, sono stati sostituiti tutti i proiettori con lampade a LED di ultima generazione e sono stati adeguati i cablaggi dell’impianto elettrico presente, secondo quanto previsto dalla normativa.

 

Il ripristino del calcestruzzo ammalorato

Gli interventi di ripristino corticale sono stati classificati in base alla tipologia di degrado riscontrato:

  • Degrado Lieve: ripristino delle superfici tramite rasatura e polimero cemento.
  • Degrado Medio: ripristino degli strati corticali di calcestruzzo ammalorato e dell’armatura esistente.
  • Degrado Profondo: ricostruzione di porzioni corticali con spessori maggiori di calcestruzzo.

Il ripristino del calcestruzzo è avvenuto in più fasi.

In prima battuta sono stati asportati gli strati di calcestruzzo ammalorati mediante idrodemolizione.

Successivamente, il ripristino dei nuovi strati è stato realizzato con la posa in opera di materiali ad alte prestazioni come la malta fibrorinforzata tixotropica a ritiro compensato tipo R4 per il ripristino di strutture (degrado medio e degrado profondo), rete con ancoraggi in GFRP ad alte prestazioni (degrado profondo), betoncino cementizio colabile, fibrorinforzato e a ritiro compensato (degrado lieve).

Alla luce dei risultati delle indagini ante operam e, come confermato da quelle integrative eseguite dall’impresa in corso d’opera, sul muro di monte, sui pilastri e sulle travi che hanno evidenziato un degrado del calcestruzzo classificabile come profondo, il ripristino degli strati di calcestruzzo asportati mediante idrodemolizione è stato eseguito mediante l’applicazione a spruzzo di malta al fine di ottimizzare i tempi di esecuzione, riducendo al tempo stesso l’impatto del cantiere sul traffico veicolare.

  • Foto 3A
    3A - Ripristino delle superfici scarificate
  • Foto 3C
    3C - Ripristino delle superfici scarificate
  • Foto 3B
    3B - Ripristino delle superfici scarificate

 

In corso d’opera, grazie alla presenza costante del gruppo di Direzione Lavori, si è cercato di evitare di rimuovere più materiale di quanto necessario, preservando parte del calcestruzzo ancora in buone condizioni.

Inoltre, come previsto dal Progetto Esecutivo, per gli interventi classificati come “degrado profondo”, è stata posta una rete di contrasto in GFRP Ø8 15×15 e fissaggio con ganci speciali in GFRP (4 ganci/m2), sagomati ed inghisati al supporto esistente.

Massima attenzione alla sicurezza dell’utente stradale

Al fine di incrementare i livelli di sicurezza delle proprie infrastrutture, ANAS S.p.A., ormai da diversi anni, ha promosso specifiche azioni per tutelare la sicurezza e l’incolumità degli utenti della strada.

Lato mare erano presenti dispositivi di ritenuta stradale in acciaio di classe N1, non adeguati agli standard di sicurezza definiti da normativa in riferimento alla classificazione stradale del tratto interessato.

Ai fini dell’adeguamento, all’interno della galleria è stato impiegato come dispositivo di ritenuta un profilo redirettivo in calcestruzzo, modulare e autoportante, incastrato nell’asfalto per una profondità pari a 7 cm. Questa soluzione, studiata appositamente per l’intervento in esame, ha consentito di poter eseguire la corretta posa del profilo redirettivo, essendo la corsia lato mare realizzata su un tratto a sbalzo a seguito dell’allargamento della S.S. 1, riducendo al minimo l’ingombro sulla carreggiata e al tempo stesso l’impatto paesaggistico dell’elemento.

  • Foto 4A
    4A - Il profilo redirettivo utilizzato
  • Foto 4B
    4B - Il profilo redirettivo utilizzato

La tipologia di barriera utilizzata è marcata CE e conforme alla norma EN 1317, il che significa che soddisfa gli standard di sicurezza richiesti. Questa barriera rappresenta un componente essenziale per il nuovo tratto realizzato, infatti, il loro impiego diffuso in contesti analoghi potrebbe apportare significativi benefici in termini di sicurezza stradale, soprattutto in ambienti urbani e turistici come la riviera ligure.

Uno studio effettuato con particolare attenzione ha riguardato l’eliminazione dei punti singolari presenti nelle parti terminali del profilo redirettivo, di raccordo con la barriera esistente.

L’art. 6 del D.M. 2367/2004 prevede che, sulle strade esistenti, in riferimento ai “punti singolari come pile di ponte senza spazio laterale o simili” possano essere protetti mediante “dispositivi in parte difformi da quelli indicati, curando in particolare la protezione dagli urti frontali su detti elementi strutturali”. Pertanto, è possibile eventualmente adottare anche dispositivi in parte difformi da quelli previsti, curando in particolare la protezione degli urti frontali. Le protezioni, quindi, potranno essere di tipo a muretto in calcestruzzo e saranno definite dal progettista, esse non dovranno essere necessariamente corrispondenti ad uno specifico prodotto omologato o assoggettato a crash test.

Per la protezione di questi punti, il Team di Direzione Lavori, sentito il progettista del PSS (Piano di Sistemazione su Strada), ha previsto una soluzione specifica, realizzata in opera, per tener conto delle esigenze di sicurezza dell’infrastruttura, della sicurezza di terzi ed anche dei veicoli transitanti in direzione opposta.

 

Il coinvolgimento delle istituzioni e della comunità locale per raggiungere obiettivi condivisi

La galleria, da anni in uno stato avanzato di deterioramento, è stata oggetto di costante attenzione e richieste da parte della comunità locale. Il lavoro, dalla progettazione alla realizzazione, è stato condotto in stretta collaborazione con le autorità locali, che hanno sempre apprezzato questa modalità operativa. La cantierizzazione, infatti, è stata pensata in modo da minimizzare i disagi, garantendo sempre la sicurezza per le maestranze e gli utenti stradali, nonché la continuità della circolazione, seppur a senso unico alternato.

Il risultato finale offre agli utenti una maggiore sensazione di sicurezza grazie all’utilizzo di una barriera appositamente progettata per gallerie finestrate, ampiamente diffuse lungo la riviera ligure. La galleria presenta anche una piacevole resa estetica, come evidenziato dai feedback positivi degli utenti e dei rappresentanti delle amministrazioni locali. Osservando le immagini che documentano le varie fasi dei lavori è evidente che il ripristino della galleria artificiale “Noli-Vescovado” costituisca un esempio virtuoso di manutenzione, con incremento degli standard di sicurezza sia per gli automobilisti che, vista la vocazione turistica della località, per i pedoni, integrandosi armoniosamente nel contesto paesaggistico della costa ligure.

  • Foto 5A
    5A - Ante operam
  • Foto 5B
    5B - Post operam