Con il protocollo d’intesa approvato dalla Giunta Regionale le cinque regioni interessate si impegnano a
- aderire alla rete della via Francigena, itinerario culturale del Consiglio d’Europa, cioè all’Associazione Europea delle vie Francigene (Aevf);
- costituire, insieme con Aevf, il Comitato di coordinamento delle Regioni della Via Francigena nel Sud (Ccrvfs) per definire tutte le azioni necessarie all’ottenimento e al mantenimento della certificazione di “itinerario culturale del Consiglio d’Europa” alla via Francigena del Sud;
- partecipare al Cecti che si riunisce almeno due volte l’anno e ai tavoli di lavoro da esso istituiti.
Il progetto è stato attestato all’Ufficio Sistemi culturali e turistici, Cooperazione internazionale della Regione Basilicata, guidato da Patrizia Minardi che sostiene: “L’estensione della via Francigena del Sud verso la Puglia e i suoi porti d’imbarco del Mediterraneo verso la Basilicata e i due mari su cui si affaccia, verso l’Oriente e la Terra Santa – afferma Minardi – contribuisce a disegnare la via maestra per realizzare un grande prodotto turistico nazionale e un grande itinerario euromediterraneo di pace. Il 19 maggio si terrà un incontro a livello tecnico per definire il tracciato su cui si lavorerà”.