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Politecnico di Milano: 9 laureati su 10 subito al lavoro

In 9 su 10 lavorano già a sei mesi dal titolo, quasi sempre con un contratto stabile. Ma le retribuzioni corrono su velocità diverse: crescono i guadagni dei neo-ingegneri, restano fermi appena sopra i 1.100-1.200 euro quelli di designer e architetti. È la fotografia scattata dai dati sull’occupazione a un anno dei laureati 2014 del Politecnico di Milano, presentati in occasione del Career Day dell’ateneo di piazza Leonardo. I numeri ritoccano al rialzo i dati emersi su scala nazionale dall’ultimo rapporto AlmaLaurea, con segnali più positivi della media su tempi di inserimento e tipologia di contratto. Bene soprattutto le condizioni contrattuali: il 51,6% dei rapporti è a tempo indeterminato, il 16,3% a tempo determinato e il 20,4% ricorre alla formula dell’apprendistato.

L’analisi evidenzia come il 92,7% dei laureati dell’ateneo milanese trovi impiego ad appena sei mesi dal conseguimento del diploma, contro l’88,3% che si registrava nel 2013. In particolare svetta ingegneria (95%), seguita a qualche punto percentuale di distanza da design (89,4%) e architettura (87%). Uno scarto che si riproduce, in maniera più evidente, nelle retribuzioni. I neolaureati in ingegneria hanno visto i propri guadagni netti crescere da 1.540 euro a 1.592 euro mensili rispetto al 2014, mentre restano sostanzialmente stabili le retribuzioni dei laureati in design (1.240 euro) e architettura (da 1.130 a 1.135 euro).

Proprio per i laureati in architettura, il primo impatto è migliore di quello che attende i colleghi degli altri atenei: i 1.135 euro netti stimati come primo stipendio sono superiori di 202 euro ai 933 euro rilevati dalla banca dati di AlmaLaurea per l’intero gruppo disciplinare nel 2015. Il confronto si fa già meno lusinghiero si si allarga lo sguardo al rapporto tra la condizione generale dei laureati e gli standard del resto d’Europa.

I dati dell’edizione 2015 del report Architectural profession in Europe hanno classificato l’Italia in 15° posizione su 26 paesi per retribuzione media, con un guadagno medio di 27.132 euro che scivola sotto i 20mila euro annui nel caso della nutrita schiera di freelance. Per lo stesso anno di indagine, la media è di 37.149 euro in Francia, 42.707 euro in Danimarca e 52.956 euro in Germania, dove proprio i “freelance” sono addirittura pagati più della media (oltre 66mila euro).