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Roma, nel piano Giubileo 2025 inseriti progetti anche per il Grab e ponti dei Congressi e della Scafa

Nella lista delle opere che fanno parte del programma per il Giubileo nuovi numerosi interventi, con una ricca lista di opere di cui si parla da tempo per arricchire la dotazione infrastrutturale della Capitale anche per risolvere problemi di mobilità.

Il decreto, pubblicato sul sito del Governo, prevede anche un meccanismo di revoca dei fondi in caso di impasse che non consentano di arrivare entro le scadenze alla «obbligazione giuridicamente vincolante». Per obbligazione giuridicamente vincolante si intende non l’aggiudicazione ma la sottoscrizione del contratto di appalto.

I nuovi progetti avranno la qualifica di «opera essenziale», diversa dalla qualifica di «opera essenziale e indifferibile». Il decreto, atteso in Gazzetta, spiega la differenza. Gli interventi essenziali e indifferibili prevedono la consegna «in tempi coerenti ai fini del corretto svolgimento delle celebrazioni del Giubileo 2025, nei modi e nei tempi definiti dal medesimo programma». Gli interventi “solo” essenziali «hanno effetto durevole per il territorio e/o che migliorano la qualità della vita al cittadino e ai pellegrini, completati in tempo utile per lo svolgimento delle celebrazioni del Giubileo o, in subordine, tenuto conto dello stato di consistenza dei procedimenti e delle relative coperture finanziarie, dei quali, entro il medesimo termine, è assicurata la fruizione anche per stralci funzionali».

Le opere semplicemente essenziali, invece beneficiano delle procedure previste dal programma, ma non sono vincolate alla consegna, nella loro totalità, in tempo utile per lo svolgimento dell’evento. Quasi sempre non si tratta di nuove opere ma di vecchi progetti, proposti negli anni scorsi.

Vengono per esempio rilanciati due nuovi ponti per Roma: il Ponte dei Congressi e il Ponte della Scafa. Il primo ha un costo di quasi 181 milioni, coperti in maggioranza da Mit e comune di Roma e con una piccola parte di risorse per il Giubileo. Se ne era parlato all’epoca in cui la città credeva nel progetto del nuovo Stadio di Tor di Valle, opera utile a decongestionare un nodo stradale che lo stadio avrebbe reso ancora più problematico di quanto non lo sia oggi: l’ingresso nella città in zona Magliana da chi proviene dall’Eur e dall’aeroporto di Fiumicino-Autostrada per Civitavecchia.

Il Ponte della Scafa – dal costo stimato in 59 milioni, di cui 39 di fondi di Roma Capitale e 20 milioni di risorse per il Giubileo è invece un’opera funzionale a migliorare i collegamenti stradali nell’area vicina al Comune di Fiumicino da e per l’aeroporto, l’ospedale di Ostia e il Parco archeologico di Ostia Antica. Il progetto, che ricade in un’area molto delicata sotto il profilo archeologico e ambientale, prevede una tratto stradale di 285 metri.

E poi c’è il Grab, il grande raccordo anulare per le biciclette. La stima economica è di quasi 15 milioni di euro, interamente a carico del Ministero delle Infrastrutture. Un anello di 50 chilometri suddiviso in sei lotti. Oltre a toccare una serie di siti e monumenti di interesse turistico il percorso ciclopedonale potrebbe aiutare in modo considerevole i normali spostamenti dei romani. Nel piano per il Giubileo fa ingresso anche un altro importante itinerario per le biciclette: il tratto Roma-Fiumicino della ciclovia turistica Tirrenica, un pezzo della “spina dorsale” ciclopedonale pensata per l’Italia. Costa 6,25 milioni, interamente a carico del Mit.