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 Per il Ponte sullo Stretto di Messina più risorse dal Fondo di Sviluppo

Più risorse dal Fondo di sviluppo e coesione per il Ponte sullo Stretto, per alleggerire il bilancio dello Stato. La soluzione è individuata da un emendamento al disegno di legge di Bilancio, depositato dal Governo, per rivedere la mappa dei finanziamenti per la nuova infrastruttura.

L’obiettivo dell’intervento sta nello spostare risorse dal Fondo di sviluppo e coesione per fare spazio ad altre poste. L’emendamento atteso da giorni ha sbloccato la partita in Parlamento prevede una ridistribuzione degli stanziamenti per l’intero piano dell’opera, fino cioè al 2032 quando, nelle promesse del Ministro Salvini, si aprirà il cantiere.

L’emendamento prevede la nuova ripartizione dell’articolo 56: e quindi le risorse per 11,630 miliardi restano invariate ma a carico del bilancio la spesa si riduce a 9,312 miliardi con la conferma dei 780 milioni per il 2024, utile per iniziare i lavori del primo lotto dell’opera.

Inoltre ci saranno 475 milioni in tre anni (dal 2024 al 2027) alle Ferrovie dello Stato per la realizzazione del Terzo Valico inserito tra gli interventi finanziati anche in parte a valere sulle risorse previste dal Pnrr.

I tempi, comunque, sembrano destinati ad allungarsi fino al limite: la data per l’approdo della manovra a Montecitorio forse il 27 Dicembre.