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Per avviare i cantieri del Pnrr al Sud, Impresa Pizzarotti Pizzarotti disposta a formare 1.000 immigrati

La carenza di personale. «Mancano amministrativi, tecnici e soprattutto la manodopera specializzata, afferma il presidente Pizzarotti. La proposta che abbiamo avanzato al governo è di utilizzare il nostro centro di Mineo, in provincia di Catania, per formare fino a 1000 immigrati l’anno che poi potrebbero trovare impiego anche nelle grandi infrastrutture del Sud».

Pizzarotti si riferisce ai «25 miliardi di opere ferroviarie attualmente in pista, come la Palermo-Catania e la Catania-Messina» ma poi anche in prospettiva, «perché noi abbiamo bisogno di immigrazione e formarla significa immettere risorse nel nostro sistema Paese, significa immettere personale che facilmente si inserirà e che potrà trovare lavoro in un settore che ne ha disperato bisogno».

L’impresa Pizzarotti recentemente ha vinto una commessa nella Guyana francese, aggiudicandosi una gara da 350 milioni di euro per la costruzione del nuovo polo giudiziario.

Un progetto in Italia invece si è arenato. «La pista di bob a Cortina – dice Pizzarotti – che ci eravamo impegnati a realizzare nei tempi non si farà, mi pare una scelta molto poco lungimirante». Ma tornando al Pnrr il presidente non ha dubbi. «Manca una regia che tenga le fila dei progetti ma anche delle modifiche continue. E se Fs ha fatto un lavoro importante, bandendo gare in modo massiccio, il problema oggi è che il 2026 si avvicina, è una data prossima ormai».

Le difficoltà sono sul Pnrr, mentre sul nuovo Codice degli appalti «è molto positiva afferma Pizzarotti, la revisione prezzi anche se da equiparare a quella francese, come proposto da Ance». Invece «sul resto c’è da lavorare sul correttivo del Codice per migliorare alcuni aspetti, come le regole sull’offerta economicamente più vantaggiosa».

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