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Ecomondo, inaugurata a Rimini l’edizione più grande di sempre

La transizione ecologica prende forma e sostanza fino a venerdì 10 novembre, con oltre 1.500 espositori che occupano tutti i 150 mila metri quadri della fiera

Ecomondo ha inaugurato questa mattina la sua 26esima edizione con numeri record. 

La transizione ecologica prende forma e sostanza nella fiera della Green Economy, nel quartiere fieristico di Rimini, fino a venerdì 10 novembre, con oltre 1.500 brand (+10% rispetto al 2022), che occupano i 150 mila metri quadri a disposizione.

La cerimonia inaugurale ha visto la presenza di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini e di Maurizio Renzo Ermeti, Presidente Italian Exhibition Group, organizzatore dell’evento.

“Il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l’obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l’economicità dell’intervento e l’equilibrio con la società”, ha detto il ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, durante la cerimonia d’apertura. 

“La nostra sfida è la decarbonizzazione – ha ribadito Pichetto Fratin -. A partire dall’automotive, su cui dobbiamo lavorare per ottenere la neutralità delle emissioni, alle costruzioni, su cui intervenire con agevolazioni e crediti di imposta, ma anche con un percorso Paese per avere fabbricati più efficienti, fino al terzo filone, l’agricoltura moderna. Un’ulteriore sfida è la plastica, che vede l’Emilia-Romagna come regione all’avanguardia”. 

L’Italia, ha ricordato il ministro nel suo intervento, è in testa in Europa per il riciclo e “ha dimostrato la sua capacità di fare del rifiuto una nuova materia prima. La sfida del futuro – ha aggiunto – sarà proprio quella di recuperare dai rifiuti i minerali critici. Un esempio su tutti: il 70% dell’acciaio italiano è prodotto partendo dai rottami. Ecco perché questa fiera è importante, per accompagnare la transizione attraverso la trasformazione che può essere raggiunta con la tecnologia”.

“Ecomondo non solo accoglie le imprese consolidate, ma apre anche le start-up, che incarnano un modello di innovazione imprescindibile per il nostro progresso – ha sottolineato Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini-. Quest’anno inoltre la manifestazione si arricchisce di un’area legata alla Blue economy, settore particolarmente strategico per Rimini. Candidata a diventare Capitale della Cultura per il 2026, la nostra città si distingue per gli investimenti in rigenerazione urbana, per il rinnovamento del sistema fognario e per la qualificazione del profilo costiero del lungomare. Tutte trasformazioni ispirate ai temi e alla cultura ambientale che Ecomondo irradia sul territorio”.