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Conclusi a Roma i lavori di ampliamento della via Tiburtina grazie alla Ryder Cup

Con l’inizio della Ryder Cup di golf a Roma, della sfida biennale sui green tra Europa e Stati Uniti ospitata per la prima volta dall’Italia, è stato completato il raddoppio di via Tiburtina per una lunghezza di 7 chilometri, dall’incrocio con via di Ponte Mammolo fino alla nuova rotatoria di via Marco Simone

In poco meno di due anni, il Comune di Roma, con il contributo della Soprintendenza Speciale, è riuscito a concludere un’opera che rischiava di diventare un’incompiuta, risolvendo anche i problemi di traffico nel periodo in cui erano in corso i lavori del cantiere.

Le opere hanno riguardato l’allargamento della consolare romana da una a tre corsie per senso di marcia (di cui una riservata al trasporto pubblico) fino al GRA, e l’allargamento a due corsie nell’ultima tratta, inferiore a due chilometri, fino all’incrocio con via Marco Simone. Si è realizzato  anche il raddoppio di via Marco Simone verso il Golf club e la costruzione di nuove rotatorie. Il costo totale è stato di 84 milioni di euro.

Fin dalla fase di aggiudicazione nel corso degli ultimi 20 anni, sostanziali modifiche hanno ritardato l’avvio dei lavori. Da novembre 2021 il Dipartimento Csimu di Roma Capitale ha dato un forte impulso alle lavorazioni, realizzando il nuovo ponte sul Fosso di Pratolungo ed eseguendo ex novo la tratta T4 (da via Settecamini/Casal Bianco a via Marco Simone), inclusa la grande rotatoria Marco Simone.

Negli ultimi due anni durante gli scavi, sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici che hanno reso necessario trovare delle soluzioni esecutive in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma. Si è lavorato in presenza di traffico con conseguenti rallentamenti nei tempi di realizzazione. Superate tutte le criticità riscontrate è stato possibile concludere i lavori, aprendo alla circolazione nei tempi annunciati.

Gli scavi, con la direzione scientifica della Soprintendenza Speciale di Roma, hanno portato alla luce molti rinvenimenti: i più significativi sono quelli in corrispondenza del fosso di Pratolungo, dove sono stati trovati i resti di due ponti che dall’epoca romana ebbero una continuità fino all’età moderna.

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