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Giovannini: “Il governo troverà nuovi fondi per i cantieri del Pnrr. Agiremo sul caro prezzi”

Intervista del Ministro Giovannini rilasciata al Corriere del Veneto

Si riporta il testo dell’intervista che il Ministro Enrico Giovannini ha rilasciato al Corriere del Veneto dal titolo: Giovannini: «Il governo troverà nuovi fondi per i cantieri del Pnrr. Agiremo sul caro prezzi» di Martina Zambon.

Enrico Gïovannini, titolare del Mims, il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, si è definito anche ieri a Marghera, nel corso dell’inaugurazione del nuovo «attracco industriale» della crocieristica, sulla banchina dell’Azoto, «un tecnico prestato alla politica».

Ministro, si chiede una revisione del Pnrr, il governo ci sta pensando?

«Il Pnrr nel suo complesso non solo è confermato, ma va confermato perché rende più autonomo il Paese dal punto di vista energetico e più forte per attirare nuovi flussi commerciali. Ma il governo è pronto anche ad aggiungere fondi per assicurare che le opere del piano vengano realizzate. Oggi (ieri ndr) approviamo il documento di economia e finanza che definisce il quadro programmatico a valle del quale ci saranno tutti gli interventi necessari».

Siamo a Venezia, cosa manca per il completamento del Mose e quanto peserà il caro materiali?

«Risolta la questione del piano di rientro dal debito del Consorzio Venezia Nuova, le imprese ora possono riprendere i lavori. Si stima che entro 8 mesi dal riavvio, gli Interventi sul Mose potranno essere completati. Come ho ricordato, il Mose è già operativo e in grado di difendere Venezia dall’acqua alta. Dal 2020 al 2021 dell’anno scorso le paratie sono state sollevate circa trenta volte. Per quanto riguarda l’aumento del prezzo dei materiali da costruzione, il problema colpisce tutti i settori e, anche per il Mose, si sta verificando in che misura influirà sul quadro economico».

E sui maxi cantieri Tav?

«Le nuove gare perle tratte ferroviarie ad alta velocità previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno lanciate nelle prossime settimane, come previsto, sulla base di prezzari aggiornati. Per le opere in corso, così come per tutti i settori delle costruzioni, il governo ha già stanziato ingenti risorse per provvedere alle compensazioni necessarie».

Il caro materiali pesa anche sui cantieri pubblici…

«Mentre per tutte le nuove gare abbiamo definito un nuovo sistema più favorevole per le imprese, per i progetti in essere abbiamo messo in campo un meccanismo di compensazione che consente alle stazioni appaltanti pubbliche di rispondere alle richieste delle imprese, in primo luogo utilizzando le risorse che hanno a disposizione per gli imprevisti nei quadri finanziari di ciascun progetto e, se queste non sono sufficienti, facendo richiesta all’apposito Fondo per le compensazioni. Il 4 aprile è stato definito il decreto direttoriale che stabilisce gli aumenti del prezzi dei principali materiali da costruzione del secondo semestre 2021, con i quali calcolare le compensazioni. Contestualmente, con un mio decreto, è stata semplificata la procedura per l’accesso al fondo da parte delle stazioni appaltanti ed è stata sviluppata una piattaforma per l’invio dei dati utilizzando un formato standard. Tutto questo renderà più veloce procedere alle erogazioni alle imprese».

Autostrade, Cav e una holding pubblica per gestire l’A4 nel futuro?

«A tutt’oggi la tratta veneta della autostrada A4 è gestita dalla società Brescia-VeronaVicenza-Padova sulla base di una convenzione. Alla scadenza della concessione si procederà a una attenta valutazione del modello di gestione futuro che potrà contemplare anche l’affidamento a soggetti pubblici».

Oggi l’inaugurazione a Marghera dell’attracco alternativo per le grandi navi. Sarà sufficiente?

«Sulla capacità di Venezia di accogliere nell’area industriale le navi da crociera, la situazione è in evoluzione. Nonostante lo scetticismo espresso da molti un anno fa, la banchina Liguria viene inaugurata oggi (ieri ndr) e a fine aprile, a Marghera, sarà disponibile un altro terminal. E ancora, entro la fine del prossimo anno sarà disponibile l’accosto Canale Nord sponda Nord, operativo sette giorni su sette. Come previsto, stiamo lavorando al potenziamento della ricettività per accogliere le grandi navi da crociera in un ambito territoriale ristretto ricorrendo anche ai porti vicini a Venezia per coniugare l’esigenza di salvaguardare la laguna con quella di tutelare la filiera del turismo crocieristico e i posti di lavoro. Per questo stiamo anche verificando la possibilità di adeguare una banchina nel porto di Chioggia e potenziare la ricettività dei porti di Monfalcone e Trieste. In conclusione, vogliamo mettere a sistema i porti che possono essere funzionali a Venezia».