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Avanzano i lavori di scavo del progetto unico Terzo Valico dei Giovi, tunnel di Genova

«Un progetto che può essere considerato il Ponte sullo Stretto di Messina del Nord». Così ha definito Pietro Salini, ceo di Webuild, il progetto Unico Terzo Valico dei Giovi, che ha celebrato, con l’abbattimento del diaframma nella galleria di Valico tra i cantieri di Polcevera e di Cravasco, l’82% del totale degli scavi.

Con i suoi 27 chilometri, il tunnel, realizzati dal General Contractor guidato da Webuild per conto di Rete Ferroviaria Italiana, con la società di ingegneria Italferr e sotto l’egida del Commissario straordinario di governo Calogero Mauceri, sarà il più lungo d’Italia.

L’opera comprenderà in totale 37 km di gallerie su 53 km di percorso su rotaia, che porterà un «cambiamento epocale, – ha sottolineato Mauceri. Un’opera che rende il Nord-Ovest motore di sviluppo della nostra nazione».

«Un ponte virtuale straordinario che unisce le persone e le merci che dal porto di Genova viaggiano verso il resto d’Italia e d’Europa» ha aggiunto Salini. All’evento, celebrato in occasione della ricorrenza di Santa Barbara, protettrice di minatori, artificieri, Vigili del Fuoco, con tutte le maestranze e gli impiegati dei cantieri, hanno partecipato, anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e l’amministratore delegato del gruppo Fs Italiane, Luigi Ferraris.

Il passaggio del primo treno è previsto per il 2025. «L’opera – ha detto Ferraris – consentirà di collegare Genova con Milano in tempi rapidi al disotto di un’ora e aumenterà le capacità di trasporto del 40-50%. Una volta completata, avremo fatto di Genova un porto competitivo rispetto ai porti del Nord Europa». Non è solo un cantiere per il Giovanni Toti, ma «un tunnel verso un futuro». Mentre il ministro Salvini l’ha definita «un’opera d’arte divina e umana, una scultura, un altro miracolo dell’ingegneria italiana come il Mose».