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L’auto senza volante né pedali, la Cruise è pronta per il lancio: “Sul mercato entro fine anno”

Photo credit: La Stampa

(come riportato da Luigi Grassia su La Stampa)

La start-up americana Cruise (gruppo General Motors) prova a superare tutti nella gara delle auto senza conducente: ha presentato a San Francisco un modello pronto per la produzione industriale e per il lancio commerciale già entro la fine del 2020.

Sono in tanti, nel mondo, a preparare vetture che si guidano da sole, ma questa potrebbe risultare la prima a circolare per le strade in grandi numeri. Naturalmente quest’auto è anche a trazione elettrica, perché sarebbe contraddittorio realizzare la vettura del domani con la motorizzazione di ieri. La base materiale per sperimentare e sviluppare il nuovo veicolo è il modello elettrico Chevy Bolt (sempre del gruppo General Motors), già in commercio.

Oltretutto, siccome ci si immagina che le auto vengano sempre meno acquistate dai privati e sempre più messe a disposizione da flotte, da gestori di car-sharing, da servizi tipo Uber eccetera, la General Motors precisa che la nuova vettura di Cruise è pensata proprio per qualche genere di uso collettivo ed è questo il tipo di attività in cui verrà impiegata sulle strade dell’America entro la fine dell’anno. Così si ridurranno il traffico, il rischio di incidenti e di vittime umane e il consumo di energia per i trasporti.

Ma, se l’auto del futuro si guiderà da sola, a che cosa potrà mai servirle il volante? E i pedali? Diventeranno accessori inutili. E infatti la nuova vettura della start-up Cruise non solo si muove senza conducente, ma fa anche del tutto a meno degli strumenti indispensabili alla guida da parte di un essere umano. Quando si entra nell’abitacolo, i passeggeri scoprono come unico interfaccia con la macchina alcuni display, collocati al centro del cruscotto (per chi viaggia davanti) e sul retro dei poggiatesta (per chi sta dietro).

Questi proprio non si possono eliminare, perché all’auto dovremo pur dire dove vogliamo andare e, magari, comunicarle anche qualche desiderio o istruzione supplementari. Ma per il resto il veicolo fa da sé, con l’ausilio di telecamere, radar e sensori assortiti, il tutto coordinato da computer. Singolare la maniera in cui un portavoce della Cruise ha sintetizzato la novità di questo veicolo: «Decisamente, non è un’auto».

Da segnalare che un paio d’anni fa un motociclista si è detto vittima di un tamponamento da parte di un veicolo di prova Chevy Bolt senza conducente; il lancio del modello è stato lievemente ritardato per garantire un’assoluta sicurezza. Intanto la start-up Cruise ha raccolto 7,25 miliardi di dollari di capitale da vari investitori, tra cui la giapponese Honda.