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(come riportato su Le Strade dell’Informazione)
Nasce European Clean Trucking Alliance: le aziende fondatrici complessivamente danno lavoro a più di 1,6 milioni di persone generando ricavi globali per oltre 325 miliardi di euro
Una decisa spinta verso la decarbonizzazione del trasporto merci su strada in Europa. Questo l’obiettivo di European Clean Trucking Alliance, associazione appena nata che riunisce spedizionieri, società di logistica, beni di consumo e vendita al dettaglio, trasportatori, ong.
In un momento segnato dalla crisi pandemica Covid-19 i diciotto membri fondatori, grandi aziende che complessivamente danno lavoro a più di 1,6 milioni di persone generando ricavi globali per oltre 325 miliardi di euro, sollecitano le istituzioni UE a credere, investendo economicamente e non solo, nel passaggio a mezzi di trasporto con un minor impatto verso l’ambiente.
La richiesta di imprese del calibro di Ikea, Deutsche Post Dhl Group, Unilever, Nestlé, Michelin, per l’immediato futuro, è di poter contare su tir ad emissioni di fatto nulle.
La riduzione ulteriore della CO2 e dell’inquinamento atmosferico causato dalla viabilità rappresenta un passo importante verso il tanto agognato traguardo del Green Deal europeo.
Una meta che, una volta raggiunta, vedrebbe il nostro continente ad essere il primo ad emissioni zero. Si parla dunque di rendere “puliti” oltre 6,6 milioni di camion che trasportano più dei tre quarti di tutte le merci movimentate via terra in Europa e che sono responsabili del 22% delle emissioni di CO2 del complessivo trasporto su strada. Una situazione che vira verso l’emergenza visto che il comparto dovrebbe entro il 2050 raddoppiare la propria attività.
Il Vicepresidente della neonata associazione, Frans Timmermans, sostiene che una ripresa verde è positiva per la salute, l’economia ed il lavoro.
Affermando che la decarbonizzazione delle flotte di camion è un sicuro driver per sostenere l’ambiente. Un aspetto condiviso anche da molte istituzioni europee interpellate su questo tema che convergono sulla necessità di fare rete delle esperienze.
In particolare, il parlamentare europeo polacco Adam Jarubas rileva che, se in ambito urbano già viaggiano mezzi di trasporto puliti, la grande sfida è estendere queste flotte anche al trasporto su strada pesante con lunghe tratte di percorrenza. Un obiettivo che dovrà necessariamente coinvolgere aziende del comparto, industrie manifatturiere e decisori politici.