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Al Consiglio superiore dei lavori pubblici torna Sessa, al posto del dimissionario Carlea

Photo credit: Youtube

Porte girevoli a Porta Pia: avvicendamento operativo dal 5 dicembre con reggenza di tre mesi

Riportiamo la notizia pubblicata da Edilizia e territorio sulla nomina di Massimo Sessa a Presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici.

Massimo Sessa, già presidente di sezione e poi presidente in più occasioni del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, torna, ancora una volta, a ricoprire la carica di presidente del massimo organo tecnico dello Stato.

L’avvicendamento risale ai primi dello scorso dicembre e si è concretizzato dopo la formalizzazione delle dimissioni di Donato Carlea, insediatosi alla fine del novembre 2018, succedendo allo stesso Sessa, il quale era rimasto in carica protempore dopo la scadenza della nomina da parte del precedente governo.

Donato Carlea, dopo aver firmato il 3 dicembre gli ultimi provvedimenti in qualità di presidente, nella stessa data ha formalizzato le dimissioni in ottemperanza al criterio dello spoil system, essendo stato nominato dal ministro Danilo Toninelli, che lo aveva voluto come successore dello “scaduto” Sessa.

I principali dossier affrontati da Carlea in questo anno di lavoro sono stati la gestione attuativa delle Ntc (a cominciare dalla corposa circolare attuativa uscita a gennaio 2019) e poi la complessa situazione seguita al crollo del ponte di Genova.

Le dimissioni sono state accettate dalla ministra Paola De Micheli che ha affidato a Sessa la reggenza per tre mesi a decorrere dal 5 dicembre. Il prossimo febbraio 2020 Carlea avrebbe comunque raggiunto la possibilità di andare in pensione chiudendo una carriera nel corso della quale, tra le altre cose, ha ricoperto la carica di provveditore in quasi tutte le articolazioni territoriali del ministero.

Il “neo” presidente del Consiglio superiore, Massimo Sessa, è di casa a Porta Pia, avendo guidato l’organo tecnico dalla fine dell’era Karrer fino alla nomina di Francesco Musci, avvenuta nel marzo 2015.

Nomina che però viene subito congelata dall’allora ministro dei lavori pubblici Graziano Delrio che va voluto richiamare come reggente lo stesso Sessa, poi confermato, il quale è rimasto in carica appunto fino alla nomina di Carlea.